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Da qualche giorno, su alcune reti televisive, è riproposta senza alcuna modifica, la pubblicità di Elah. Lo spot è andato in rotazione per la prima volta nel 2021 e ha una durata di circa 30 secondi.
Pubblicità Elah, la regia è di Dario Piana
La pubblicità Elah è una idea dell’agenzia comunicativa NO. La produzione, invece, è curata da Filmmaster, casa di produzione storicamente legata al gruppo Elah Dufour Novi. La direzione creativa è di Fulvio Nardi, mentre la regia è a cura di Diario Piana. Quest’ultimo, in carriera, ha spesso lavorato anche come sceneggiatore. In tale ruolo, ad esempio, ha collaborato per pellicole come Il segreto di Arianna e Rossella.
La descrizione dello spot
La pubblicità Elah, come già detto trasmessa per la prima volta nel 2021, ha come protagoniste una mamma con sua figlia. Le due, come intuibile dal filmato, si trovano all’interno di un supermercato per fare la spesa.
Quando arriva alla cassa, la genitrice si rende conto che la piccola (di nome Anna) non è al suo fianco. Sceglie, così, di voltarsi e cercarla ed è a questo punto che la vede ferma, quasi in estasi, di fronte a un bancone.
Sopra quest’ultimo, intervallano della pubblicità Elah, sono posizionati tutti i prodotti dell’azienda, che da decenni vende i preparati in polvere di dolciumi come budini e torte. La madre, a questo punto, domanda alla figlia quale dei tanti prodotti desidera. Anna, allora, risponde di volerli tutti ed è accontentata dalla genitrice. Quest’ultima, sul finire del promo, realizza i preparati prima per la famiglia e poi solo per la figlia e i suoi piccoli amici, che sono intenti a giocare in salotto.
Pubblicità Elah, la recensione
La pubblicità di Elah regge quasi interamente sul concetto espresso nel claim, ovvero “Casa Elah. La casa della bontà”. Il concetto di casa, ripetuto per ben due volte nello slogan, rimanda al tema della famiglia.
In tal senso, la scelta di avere nei ruoli di protagoniste una mamma con la sua figlia è perfettamente coerente. Grazie ai capricci della piccola, che di fatto pretende che la mamma compri decine di articoli, la società riesce a mostrare (seppur in modo fugace) tutti i prodotti della collezione. Il messaggio che passa non è sicuramente educativo, ma poco importa: d’altronde, l’obiettivo primario di un promo non è quello di educare, bensì di attirare le attenzioni sui propri prodotti.
Ed è in questo senso che la pubblicità di Elah mostra il suo lato peggiore. L’intera produzione, infatti, non appare per nulla centrata rispetto alla vera peculiarità dei propri articoli. La loro caratteristica principale consiste nella praticità, in quanto permette a tutti di realizzare dei dessert in breve tempo. Probabilmente, lo spot avrebbe dovuto far leva su tale aspetto, decisamente identitario per l’azienda ma di cui non c’è alcuna traccia durante lo spot.