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Da qualche mese, sulle principali emittenti televisive del nostro paese, è in rotazione la pubblicità 2023 di CoReVe. Con tale sigla ci si riferisce al Consorzio Nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero dei rifiuti di imballaggio in vetro prodotti sul suolo italiano.
Pubblicità CoReVe 2023, il regista è Fabrizio Conte
La pubblicità di CoReVe del 2023 ha debuttato lo scorso aprile e, nella versione integrale, ha una durata di circa 20 secondi. Lo spot corrisponde al primo lavoro che il Consorzio ha pubblicato da quando ha avviato una collaborazione con Serviceplan, agenzia guidata da Stefania Siani.
La società che ha prodotto la pubblicità di CoReVe 2023 è Make. La regia, invece, è affidata a Fabrizio Conte. Quest’ultimo, in Italia, è noto soprattutto per aver diretto importanti videoclip di artisti nostrani. Ad esempio, è lui che ha curato la regia di Mambo Salentino di Boomdabash e Alessandra Amoroso, oltre che di Miele di Giusy Ferreri e di In primo piano di Eros Ramazzotti.
Educare al riciclo con la musica
La pubblicità di CoReVe 2023 ha l’obiettivo di correggere alcuni degli errori più comuni che si compiono in tema di raccolta differenziata. Nonostante la pratica sia oramai diffusa in tutto il paese, ancora oggi si sottovaluta l’impatto disastroso che un materiale estraneo può avere sull’intero processo di raccolta.
Per educare al meglio gli spettatori, CoReVe 2023 ha realizzato una pubblicità ispirata ai grandi musical di Hollywood. Ed è così che, ballerini e cantanti, intonano una versione ad hoc della celebre Tanti auguri di Raffaella Carrà.
Nel nuovo testo del brano, oltre ad un invito a riciclare “tutto il vetro da Trieste in giù”, si ricorda al pubblico che non si devono buttare i vasetti in vetro con il tappo. Inoltre, è suggerito che “il sacchetto con il vetro non ci sta”. Infine, un ultimo appello agli spettatori: “Se il riciclo è perfetto, il vetro rinascerà”.
Pubblicità CoReVe 2023, la recensione
La pubblicità di CoReVe del 2023 rientra alla perfezione nel filone dei cosiddetti spot istituzionali. A tale categoria, infatti, appartengono quelle produzioni che non intendono esaltare dei prodotti ma, bensì, educare gli spettatori con l’obiettivo di ottenere un cambio nei comportamenti.
La scelta di veicolare un tema sociale attraverso la rivisitazione di un brano popolare è interessante. Il promo, oltre ad essere ben fatto, è simpatico e attira le attenzioni di chi guarda. Il messaggio principale è veicolato mediante la riscrittura del testo. Quest’ultimo,, però, sarebbe dovuto essere messo maggiormente in evidenza. Nella struttura attuale, infatti, rischia di passare in secondo piano rispetto alla performance degli artisti e alla scenografia avvolgente dello spot.