Ad accomunarli tutti però, un unico obiettivo: dimostrare la trasparenza dell’azienda, grazie a cui “quello che vedi = quello che paghi”.
Nel primo protagonista è l’ attore Daniele Trombetti, già visto al cinema nel film Lo chiamavano Jeeg Robot.
Ambientato in un carcere, lo spot gioca sul significato delle parole “galera” ed “evadere”.
Le prime immagini richiamano alla memoria film e serie tv: ammanettato, volto terreo, occhiaie scavate, stretto alle braccia da due secondini, un detenuto attraversa il corridoio del carcere per l’ incontro con i familiari. Ad attenderlo c’è la compagna: bionda, vestito rosa confetto, rossetto rosso e smalto dello stesso colore.
La notizia che gli viene comunicata è tragica, “da galera” vista la gravità: la bolletta telefonica è alta a causa della connessione di casa. scaduta la promozione infatti, i costi sono lievitati. Occorre dunque “evadere” da questo furto legalizzato: un’ingiustizia talmente grande che, persino chi è dietro le sbarre, la giudica scorretta.
Nell’ultimo spot rilasciato invece, al centro della scena troviamo uno spogliarellista attorniato da un pubblico femminile.
Mentre lo striptease procede, l’uomo pronuncia sensualmente “segreteria telefonica”, “cambio piano”, “costi di uscita”. Si tratta di costi aggiuntivi che Fastweb, al contrario della concorrenza, non addebita al cliente. Così, davanti a un pubblico di donne che scalpita, sullo schermo compare la scritta “perché correre dietro a qualcuno che non ti merita?”.
Il “qualcuno” in questione sarebbe appunto la concorrenza, qui personificata dall’ aitante giovane che tutte vogliono. L’invito dunque, è a provare gratis la nuova sim di Fasweb.
Per quanto riguarda questo spot, il richiamo è al film Lap Dance. L’intento, anche qui, è quello di catturare l’attenzione con un’immagine cinematografica: una volta ottenuto l’impatto sullo spettatore, si cambia completamente registro e si può procedere con il messaggio pubblicitario. Un messaggio veicolato attraverso l’ironia, sempre più spesso scelta dalle agenzie. a sottolineare il concetto inoltre, il claim: #nienteècomeprima.
La campagna è realizzata da Take, mentre la colonna sonora è in entrambi Koop Island Blues dei Koop.