Messaggio dello spot è quello di essere liberi: seguire i propri desideri e comportarsi di conseguenza, indipendentemente dai giudizi delle persone che ci circondano. Un invito a fare di testa propria, senza seguire le regole imposte dalla società.
Lo spot si struttura secondo uno schema preciso: quello che sostiene qualcuno, il pensiero opposto di qualcun altro e, infine, il pensiero dell’io narrante. Quest’ultimo naturalmente, è una terza via rispetto alle due precedenti. E per catturare l’attenzione dello spettatore, si parte da un ambito che nulla ha a che vedere con un’auto.
“Papà dice preservativo, mamma dice pillola…io dico: sorpresa!”: così si apre lo spot, mostrando sullo schermo le immagini, rispettivamente, una cascata di preservativi colorati, pillole anticoncezionali che spariscono dalla confezione e, infine, un bambino sorridente nella culla.
È questo il passaggio che ha suscitato perplessità, in quanto visto da alcuni come una tesi antiabortista o, comunque, contraria alla contraccezione.
In realtà, ad un’analisi più ampia, è chiaro che lo spot voglia segnare vari momenti di vita. Insomma, si comincia sin dalla nascita a fare di testa propria.
Lo spot infatti prosegue aprendosi ad altri contesti: “il punk dice: anarchia, il pop dice: muoviti”, e compare un ballerino su una pista da ballo, imitando uno dei celebri passi di Michael Jackson. Ancora: “io dico: libertà”, mentre una ragazza corre verso il mare spogliandosi della maglietta. Infine, ecco tante bocche una di fianco all’ altra: “Lui dice: questo, lei dice: quello. Io dico: Arona”. Compare così la macchina, scelta rossa fiammante come una delle tante bocche della schermata precedente,
La Seat Arona esce da un garage per poi sfrecciare in strada e tra la natura. A conclusione, il claim: “Fai di testa tua”.
L’auto viene identificata con il pensiero indipendente, rendendo l’oggetto come portatore di valori legati alla contemporaneità. Ma a fare la differenza, qui sono sicuramente i primi secondi: suscitando un po’ di indignazione gratuita, lasciando intuire che lo spot sia riferito a ben altro argomento, il telespettatore è conquistato. A ciò si aggiunga il ritmo, atto a rendere la frenesia del nostro quotidiano dove, una sull’ altra, si affastellano le opinioni.