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La vita degli artisti e il mondo dell’arte sono fitti di misteri e di vicende spesso cruenti poco note al grande pubblico. Per svelare i tanti enigmi che ruotano intorno alla storia dell’arte arriva su Sky Arte HD, una nuova edizione de le Muse Inquietanti. La prima è andata in onda nel novembre 2014.
Nelle puntate in programma si spazia dall’oscuro suicidio di Borromini al parricidio compiuto dal visionario Richard Dadd, dall’incredibile storia delle teste di Modigliani al perverso rapporto tra Salvador Dalì e la sua musa Gala, dal misterioso assassinio di Johann Winckelmann allo stupro di Artemisia Gentileschi.
Carlo Lucarelli, come un detective si metterà sulle tracce dei misteri irrisolti della storia dell’arte, rivelando al pubblico, con uno stile tra divulgazione e suspense, gli inquietanti retroscena e i segreti mai confessati che si celano dietro alle vite di celebri artisti e dei loro grandi capolavori.
Si comincia lunedì 21 dicembre con “Il furto della Gioconda”, una puntata che ricostruisce la clamorosa scomparsa del capolavoro di Leonardo dal museo del Louvre per opera di un insospettabile italiano che ha poi confessato di essere stato spinto a questo gesto da ideali romantici e patriottici.
Questi i dettagli della puntata.
“L’ho fatto per motivi patriottici, volevo restituire alla mia patria il frutto dei saccheggi napoleonici”. È il 21 agosto 1911 quando dalle sale del Louvre scompare la Gioconda. Tra i sospettati del furto ci sono anche personaggi famosi come Pablo Picasso e Guillaume Apollinaire. Invece, all’origine del furto, ci sono ideali patriottici e legami sentimentali.
Vincenzo Peruggia è nato in provincia di Varese l’8 ottobre 1881 da padre muratore e madre casalinga. Si trasferisce a Parigi, dove fa l’imbianchino. Viene mandato al Louvre a fare dei lavori e lì decide che è ora di fare giustizia: stacca il dipinto dalla parete ed esce dal museo a piedi, con il quadro sotto il cappotto. Messa al sicuro l’opera sotto al letto nel piccolo appartamento dove alloggia, si reca al lavoro: la Gioconda resta sotto il letto di Peruggia per due anni. Ma quando nel 1913, Vincenzo decide di offrire l’opera a un mercante d’arte fiorentino, viene scoperto e arrestato. Al processo viene definito “mentalmente minorato” e la pena viene di fatto diminuita grazie soprattutto alle argomentazioni della difesa, basate sul patriottismo. Questo garantisce a Vincenzo qualche simpatia: lui stesso dichiara di aver passato due anni “romantici” con la Gioconda appesa in cucina. La Gioconda non viene rimandata immediatamente al Louvre ma viene esposta prima agli Uffizi a Firenze e a Roma, per poi ritornare in Francia, dove si trovava dalla prima metà del Cinquecento, dopo essere stata acquistata dal re di Francia Francesco I per 4000 ducati d’oro.
vorrei gentilmente sapere dove si trova la location di architettura araba-andalusa da dove Lucarelli trasmette il programma “muse inquietanti”
grazie