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All’annuncio dato nella vastissima Sala A della sede Rai di via Asiago, presente il direttore di Radio Rai Nicola Sinisi, il direttore di Rai5 Pasquale D’Amato e la direttrice di Rai Cultura Silvia Calandrelli, il compositore Piovani – prima di illustrare il progetto, strutturato sulle sue principali opere musicali, che includono anche testi poetici – ha spiegato il senso della sua “Cometa musicale”.
L’astro ha guidato i Magi, alla ricerca del Messia, verso la capanna del piccolo Gesù: così lui – alla ricerca continua di testi ispiratori della sua musica – ha coronato con una ideale cometa (musicale) il ciclo di opere che sta per andare in onda su Rai5. Ma la cometa ha anche un senso più profondo, che illumina la grandezza dell’uomo Piovani, senza alcuna presunzione: in un mondo in cui la corruzione spunta da ogni parte e gli interessi personali vengono anteposti ai doveri pubblici, la cometa ha aiutato il Maestro nello scegliere – e sono parole sue – fra “la via della convinzione, e la via della convenienza”. Né c’è bisogno di altro commento.
Ma occo rre anche dire che alla corona stellare del compositore più conosciuto e amato d’Italia, Nicola Povani, mancava ancora una stella: la direzione dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, che oggi invece è finalmente spuntata, poiché il 30 giugno egli la dirigerà nell’esecuzione delle principali sue musiche per film: poichè egli infatti ha diviso la sua operosità artistica fra il teatro musicale e le colonne sonore per il cinema.
Ma dunque come si struttura il format di Rai5, del Nicola più amato dagli italiani? Sabato prossimo, avendo accanto la Compagnia della Luna, da lui stesso fondata negli anni ’80, andrà in onda la sua cantata “La Vita Nuova” per piccola orchestra, soprano (la ceciliana Rosa Feola) e voce di Elio Germano, per il 750° anniversario dantesco: l’opera debuttò al Ravenna Festival 2015. Il 13 febbraio, verranno trasmessi i “Canti di scena” (1999) musicati da Piovani, che dirigerà l’Orchestra Aracoeli, su testi di Vincenzo Cerami, che anche li leggerà con altri attori: la produzione è della Compagnia della Luna. Il 20, una canzone di Romolo Balzani darà il titolo allo spettacolo inscenato nel Teatro Olimpico di Roma “Semo o nun semo” (2015), tutto sulle canzoni romane scelte, riportate all’originale da Piovani, e cantate da Pino Ingrosso, dalla Pandimiglio, da Sara Fois ed altri. Il 27 febbraio avremo “Viaggi di Ulisse”, recentissima creazione di Piovani, messa da poco in scena al Teatro Eliseo.
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E’ la tipica ricerca del compositore su testi antichi di Omero, Tasso, Saba, Joyce, alla ricerca del mistero di Ulisse, ora visto come simbolo dell’astuzia (sua l’idea del Cavallo di Troia), ora come espressione di ansia di ricerca e conoscenza (così Dante lo inquadrò): la musica farà rivivere le sue imprese. Il 5 marzo Piovani presenterà il racconto sinfonico per canto, orchesta e voce recitante “Padre Cicogna” (2013), elaborato su testo a carattere popolare di Eduardo De Filippo: Piovani dirigerà l’Orchestra del Petruzzelli di Bari, mentre il nipote di De Filippo, Luigi, sarà voce recitante. Nella stessa puntata, ma alle 22,45 torna un’altra opera concettuale e complessa di Piovani: “Eptá” del 2011. E’ una suite orchestrale per sette strumentisti, in sette movimenti, con sette voci registrate su testi antichi che riportano riflessioni e pensieri di matematici, filosofi, teologi, su questo misterioso numero primo, ed anche sull’eptagono, o poligono di sette lati, per le sue inspiegabili proprietà. Illustrerà ciò lo scienziato Piergiorgio Odifreddi, insieme con voci registrate di Celestini, Rigillo, Cerami, Gigi Proietti, nella regìa televisiva di Andrea Bevilacqua. Un ciclo culturale a 360° dunque, che incanterà qualsiasi pubblico.