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Intanto, per la prima volta la presentazione dei candidati al Capo dello Stato in una cerimonia al Quirinale insieme blasonata e glamour per la presenza delle star nostrane, è stata trasmetta in diretta da RaiUno.
Sarà invece Sky a mandare in onda in esclusiva, questa sera a partire dalle 19 la premiazione dei candidati, cinque per ogni specializzazione. Anche questa una prima volta, nello scenario degli studi Sky di via Tiburtina, per l’occasione trasformati in fantasmagorico teatro, promette la tv commerciale, con un occhio ovviamente al fasto degli Oscar hollywoodiani.
Ancora una prima volta è uscita direttamente dal cilindro di Gian Luigi Rondi, l’ultranovantenne attivissimo critico che ha tanto a cuore la sua “famiglia del cinema”. E’ stato proprio lui ad annunciarla, la novità, seduto al lato del presidente Mattarella (all’altro lato c’era il ministro Franceschini). “Per il sessantesimo dei David – ha detto in sostanza davanti ai candidati e alle telecamere – ho chiesto al Presidente della Repubblica di consegnare in persona i Premi Speciali. Egli ha accettato”.
Così eccoli stringere tra la mani la statuetta dorata che riproduce il capolavoro della scultura fiorentina. Sono i fratelli Paolo e Vittorio Taviani e Gina Lollobrigida. Loro i registi di capolavori come La Notte di San Lorenzo o del Padre padrone premiato a Cannes, lei la star che per prima vinse il David come migliore attrice con “La donna più bella del mondo”. Era il 1956 e la cornice era quella del cinema Fiamma di Roma.
Gian Luigi Rondi si dice “grato” a Giancarlo Leone (ex direttore di Rai1) per ave favorito la premiazione speciale e averla trasmessa in diretta su Mamma Rai.
E, ripercorrendo la decisione dell’Accademia del Cinema Italiano di affidare invece a Sky l’evento serale, aveva detto alla presentazione delle candidature: “Quando il presidente dell’Anica Tozzi me ne ha parlato in Consiglio io, che per 59 anni ho fatto i David in collaborazione con la Rai, sono rimasto sospeso. Chi abbandona la strada vecchia per la nuova…ho pensato, ricordando tutte le splendide premiazioni , specie quelle nella cornice di Taormina, e poi l’amicizia che mi lega a Leone. Quando poi Sky ha presentato, anche con immagini, il suo piano, ho votato a favore e tutti gli altri del Consiglio Direttivo altrettanto. E però ho voluto mantenere il rapporto con la Rai, dandole l’esclusiva della trasmissione della cerimonia al Quirinale. Che ha ottenuto oltretutto la diretta”.
Insomma, il passaggio al network nato in Italia nel 2003 è stato da stimolo per Viale Mazzini. E c’è da dire che la trasmissione di questa mattina è stata inappuntabile. Ottima la conduzione che si deve a Simona Sala e Paolo Sommaruga, ottima la regia, pronta a inquadrare i volti di attori, registi, produttori man mano che si snocciolava la “litania” delle candidature, portate spesso in sottofondo audio mentre sullo schermo passavano immagini delle pellicole in gara. Ecco per esempio le scene fantastiche quando i favolistici costumi indossati dagli interpreti in “Il racconto dei racconti” di Matteo Garrone. Ecco i panorami spogli e quasi dolenti di Lampedusa nelle inquadrature di Gianfranco Rosi per “Fuocoammare”, quanto mai tristemente attuale oggi, poiché proprio questa mattina un barcone della speranza si è rovesciato portando a fondo nel Mediterraneo centinaia di corpi. Una tragedia ricordata da Mattarella nel discorso che ha chiuso l’evento, e non si può non pensare che andasse con la mente proprio alle sequenze del docufilm di Rosi, già premiato a Berlino.
Ma le telecamere hanno saputo scovare anche le facce di Paola Cortellesi e di Sabrina Ferilli, sedute accanto in prima fila e vivaci nello scambiare spesso tra di loro occhiate e considerazioni. O dei registi esordienti, anche loro in pole position, come, dall’altro lato il premio Oscar Paolo Sorrentino. Parecchie inquadrature sono andate poi a Claudio Santamaria, il quale con uno snobismo fuori luogo ha tenuto tenacemente in testa per tutta la cerimonia un cappello alla Borsalino. Atteggiamento da divo parvenu, proprio nella giornata in cui, ha sottolineato Mattarella, il cinema, al di là delle singole autonomie, si riunisce come una famiglia che ha in comune interessi ed è mosso da solidarietà.
Appunto di questi “interessi” da rilanciare ha parlato il ministro Franceschini, evocando la nuova legge per il cinema e la necessità che una preparazione cinematografica si attui nelle scuole insieme a quella musicale e artistica. E come Mattarella ha indicato l’importanza che produzioni straniere vengano a girare in Italia, in studios storici e di grande competenza tecnologica e artigianale, come Cinecittà, e come è avvenuto per “Spectre”, l’ultima pellicola su 007.
Il Capo dello Stato ha esaltato il cinema come fucina dell’identità nazionale, ha detto di non credere alla distinzione netta tra film impegnati e non, perché tutto il cinema è cultura. Ha ricordato il recente Oscar ad Ennio Morricone e sollecitato tv e nuovi media a non essere “concorrenti insidiosi ma alleati” della settima arte. E, rivolto ad attori, registi, produttori, costumisti, scenografi, sceneggiatori ha concluso con un “avete il compito di ricordare a noi che l’Italia ha tante qualità per farsi ammirare”.
Ora si attende che si alzi il sipario Sky (che da venerdì scorso ha peraltro dedicato un canale, il 304, ai David, programmando 60 film premiati nelle passate edizioni) sulla cerimonia di questa sera che sarà condotta da Alessandro Cattelan.
A fare incetta di candidature (16) “Non essere cattivo” di Claudio Caligari e “Lo chiamavano Jeeg Robot” di Gabriele Mainetti. Quattordici candidature a “Youth” di Paolo Sorrentino, dodici a “Il racconto dei racconti” di Matteo Garrone, nove a “Perfetti sconosciuti” di Paolo Genovese, sei a “La corrispondenza” di Giuseppe Tornatore. Per miglior regista e miglior film concorre “Fuocoammare” di Rosi.
Tra le attrici protagoniste, sfida tra Paola Cortellesi, Juliette Binoche, Astrid Bergés Frisbey, Sabrina Ferilli, Ilenia Pastorelli, Valeria Golino e Anna Foglietta. Tra gli attori protagonisti, Claudio Santamaria, Alessandro Borghi, Luca Marinelli, Marco Giallini e Valerio Mastandrea. Già dal 18 marzo c’è un vincitore, nella categoria cortometraggi: è Alessandro Capitani per “Bellissima”.
A stasera.