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Infatti il dinamicissimo direttore che ha rimesso in sella il Teatro Eliseo, sta varando – come se non bastassero i concerti della domenica mattina, che si attuano d’intesa col Conservatorio di S.Cecilia – il progetto “Corti ma lirici”, destinato a inscenare, ovviamente all’Eliseo venerdì 20 e sabato 21, tre brevi opere liriche di una ventina di minuti ciascuna: esse sono musicate da giovani, scritte da giovani, cantate, montate, allestite tutte e tre da giovani artisti, non solo del Conservatorio, ma dell’Accademia di Belle Arti e dell’Accademia di Costume e Moda.
“Lo spettacolo dal vivo è un’attrattiva fortissima per i ragazzi che cominciano – continua Barbareschi – esso è un propulsore di energie e di fiducia impareggiabile: ma l’aiuto della TV per la diffusione del prodotto artistico è altrettanto importante. Siamo disposti a vendere quest’ultima produzione dell’Eliseo, e delle Istituzioni affiancate, ai canali che ne faranno richiesta: anzi, i Corti sono nati con un occhio alla TV. Il loro formato, la loro brevità sono stati previsti anche per l’utilizzo televisivo”.
Luca Barbareschi
L’entusiasmo dei circa 50 giovani che, fra cantanti, librettisti, strumentisti, costumisti, scenografi, è parte integrante del progetto Barbareschi (che è stato ideato in realtà da Roberto Cavosi dell’Associazione Culturale “Oltreconfine”) ed è palpabile.
Qualche nome e qualche cifra: da Cavosi (da cui è nata l’ideazione, col sostegno della SIAE per il laboratorio di scrittura), vengono la regìa e il coordinamento-libretti dei Corti, dal Conservatorio Musicale di S.Cecilia, diretto dal M°Santoloci, viene il coordinamento-musiche di Antonio Pofi, dall’Accademia di Belle Arti proviene il coordinamento delle scenografie di Enrico Luzzi, dall’Accademia di Costune e Moda il coordinamento-costumi di Andrea Viotti.
Così, su una tematica comune relativa alla vita quotidiana, a Dio, alla morte, sono nati “E luce fu” in cui comuni mortali si imbattono in Dio (libretto di Aurora Martina Menero, musiche di Angela Bruni), “Rest in picture” in cui Carmine è alle prese con la propria immagine funeraria (libretto di Fabio Marson, musiche di Luca Incerti), “La sopravvivenza della specie” nella fiorente banca del seme del dott. Es (libretto di Sara Cavosi, musiche di Giuseppe Zampetti).
Claudia Patanè
Venerdì 20 e sabato 21, al Teatro Eliseo alle ore 20, i Corti andranno in scena con l’Orchestra del Conservatorio di S.Cecilia, sotto la guida della direttrice stabile Claudia Patané. “Non stiamo dichiarando guerra alla lirica tradizionale – conclude Luca Barbareschi – ma quella di oggi deve andare incontro ai tempi, che si accorciano e si velocizzano. Un’opera di Salvatore Sciarrino, scritta adesso col formato tradizionale, non sfonderebbe. Io manderei anche i nostri Corti alla Scala. La scelta di un formato nuovo è inevitabile anche in Italia, dove pochissimi sono i teatri rispetto all’estero: la nostra è un’innovazione, e lo dimostra proprio l’interesse che ha la TV per i nostri Corti”.