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Il Protocollo concerne il Progetto Scuola, aperto a tante iniziative fra cui quest’ultima: l’apertura a specialisti, ricercatori e (ma alla lontana) studenti, delle famose Teche Rai, indubbi e preziosissimi serbatoi di notizie, documentari, servizi e immagini video-fotografiche di ogni genere di accadimenti, eventi e problemi sociali del secolo passato e di questo appena iniziato. Si andrà dalla Strage di Ustica alle Nove Sinfonie di Beethoven dirette da Lorin Maazel, dalle interviste a Pasolini, alle ultime elezioni comunali, ed altro ancora. La promessa (firmata) dell’apertura delle Teche Rai al cittadino, poichè il Direttore Generale della Rai ha garantito la facilitazione del servizio, è una novità di grande portata.
Ci viene da pensare alla liberalizzazione degli archivi dell’Inquisizione, o Santo Uffizio da parte del Vaticano, pochi anni fa, su cui i Musei Capitolini tennero una mostra nel 2012. Una fonte ricchissima di dati e di immagini si apre alla ricerca e alla conoscenza, che i due siglanti il Protocollo, La Giannini e Campo Dall’Orto, asseriscono sia alla base di ogni azione anche politica o economica, insomma di ogni azione umana.
Sulla premessa del DPR 8 marzo 1999 circa le norme in materia di autonomia delle Istituzioni scolastiche; sul DPR del Ministro dell’Istruzione del 27 ottobre 2015 sul Piano della Scuola Digitale, e altri istituti legislativi, l’azienda Rai dichiara di essere in possesso dei requisiti di capacità tecnologica per avviare il processo di iniziative dirette alla formazione nel mondo della Scuola, dell’Università e della Ricerca.
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Per cui sono stati fissati 11 obiettivi legati alla Legge 107/2015 sulla “Buona Scuola” (che in realtà buona scuola non era, e lungo sarebbe darne qui spiegazione): tra essi, soprattutto il promuovere la cultura scientifica e digitale nel sistema educativo – “Dobbiamo arrivare ad eliminare i due milioni di persone, che ancora non sanno usare gli strumenti digitali”, afferma con decisione il Direttore Campo Dall’Orto – ed ancora promuovere la prevenzione del disagio e del bullismo nelle scuole, con modelli di accoglienza e dialogo interreligoso, modelli di sana alimentazione, e modelli innovativi di collaborazione tra scuola e mondo del lavoro.
Su questi impegni concordano sia il MIUR che la Rai, ed anzi con l’articolo 6 si afferma che verrà istituito un Comitato Paritetico, cui verrà demandata la cura della corretta applicazone del Protocollo. Ahimè, firmato il Protocollo che dovrebbe salvaguardarsi da solo, viene istituito un altro organismo per il controllo: e l’esperienza ci dice che poi….. chi controllerà quest’ultimo? Ma la possibilità – speriamo sia concreta: si vedrà dai palinsesti di settembre, dice il Direttore della Rai – di accesso alle Teche Rai. è in ogni caso una bella, bellissima notizia.
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E sono proprio loro, il ministro Giannini e Antonio Campo Dall’Orto ad affermare insieme che “non solo la Bellezza, ma anche l’Istruzione salverà il mondo”.