Ormai questa pianista pugliese di 22 anni è esplosa in tutto il mondo: la personalià fortissima, l’amore travolgente per la musica e per la vita ne hanno fatto un prototipo di giovane pianista rampante.
Vincitrice dei concorsi mondiali di Montreal, del Van Cliburn, del Franco Abbiati nell’anno scorso, spopola imponendosi con la sua contagiosa prepotenza artistica. Ha suonato a Los Angeles, a Helsinki, indi con l’Orchestra di Philadelphia, con l’Orchestra della Rai di Torino: col direttore stabile della compagine dell’Accademia di S.Cecilia, Antonio Pappano, ha già inciso due concerti per Werner Classic: con lui ha tenuto nel 2016 una tournée in America Latina, e si accinge quest’anno a tenerne un’altra a maggio in Europa.
Beatrice Rana
Il tema della serata concertistica, in cui vedremo impegnata la prorompente artista al Parco della Musica di Roma, metterà indubbiamente alla prova le sue qualità interpretative più profonde: le temibili “Variazioni Godberg” (1742) di Johann Sebastian Bach. Via il romanticismo di Schumann, di Liszt, di Brahms: la pianista dovrà affrontare la purezza formale assoluta del padre della musica mondiale, il suo rigore morale, il suo ascetismo: attrarverso i quali, come attraverso il simbolismo della numeriologia, prende forma monumentale la sua visione religiosa del cosmo.
La perfezione del quale affiora nella sua srtruttura matematica: già nella prima Fuga di Bach del 1704 il tema musicale è ripetuto 14 volte (somma delle lettere di cui è composto il nome Bach), come – nell’ultimo Corale scritto da lui in punto di morte – la prima riga è di 14 note.
Così nelle “Variazioni Goldberg”, che Bach compose per il giovane clavicembalista Gottlieb Goldberg al servizio del conte Carl von Keyserlingk, dopo una purissima Aria iniziale ed una finale, ecco le famose 30 variazioni contrappuntistiche, in tre gruppi di decadi (il 3 è sacro numero trinitario, e 10 sono i Comandamenti). Tale è la concezione geometrico- matematica della struttura del mondo terreno, specchio di quello ultrarerreno, secondo Bach. Vedremo allora, in questa comparsa da solista di Beatrice Rana all’Accademia di S.Cecilia, quale tocco e qualità di suono riuscirà a dare ed uno dei maggiori capolavori del massimo compositore tedesco. Paola Pariset