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Eccoli schierati i “magnifici cinque”: Miriam Leone, Geppy Cucciari e Fabio Volo alla domenica. Geppy Cucciari, Nadia Toffa e Pif al martedì. Cucciari uber alles, dunque. L’unica che è presente in ambedue gli appuntamenti, una sorta di comandante saccente che sforna battute su battute nel tentativo di mostrare la propria superiorità. D’altra parte motivi per atteggiarsi a capitana, ne ha: è attualmente presente, in contemporanea su Radio 2 come conduttrice di Un giorno da pecora, su Rai3 come padrona di casa di Per un pugno di libri e su Italia 1 al timone de Le Iene show. Una e trina, dunque, condizione prestigiosa per la wonder woman che, solo tre anni fa, vide cancellato il suo programma, G’ day dal palinsesto de La7 per penuria di telespettatori. Tracce d’audience, allora. Ma cali di ascolti anche oggi: Le iene show non hanno più il credito di una volta, da parte dei telespettatori.
L’esperimento di Italia 1 di sdoppiare la puntata unica del programma in due appuntamenti settimanali non è riuscito. Innanzitutto con la riduzione della durata, le due puntate settimanali non coprono la fascia oraria della seconda serata. E ne risentono gli ascolti. Inoltre, ne hanno risentito anche i servizi, non tutti sono all’altezza di quelli del passato. La sensazione netta è che si punti, in questa nuova e rivoluzionaria stagione, soprattutto sulla facile emozione, su contenuti forti in grado di colpire i telespettatori e suscitare sentimenti di rabbia e di ribellione per le situazioni denunciate e documentate.
Non si riesce a capire per quale misteriosa ragione Davide Parenti (papà de Le iene) abbia puntato sui magnifici cinque che, molto presto, hanno evidenziato la loro inadeguatezza.
Miriam Leone sembra la bella bambolina, soppportata con sufficienza dai colleghi che quasi la isolano. Infatti si limita a pronunciare solo i titoli dei servizi in arrivo. L’ex Miss Italia, che adesso si considera un’attrice affermata, appare come l’ultima ruota del carro de Le iene. Ma non per questo assume atteggiamenti più modesti. Al contrario.
Fabio Volo non è da meno. Intelletuale ispirato, sembra dispensare pillole di saggezza ai colleghi e ai telespettatori. Distaccato dalla “plebe” televisiva, si distingue per i suoi atteggiamenti radical chic.
Lo segue a ruota Pif: parla per sentenze, fa commenti impegnati dall’alto di una superiorità spocchiosa che non gli fa onore.
Solo Nadia Toffa si salva parzialmente. La conduzione non le è congeniale. Lo ha già ampiamente dimostrato in “Open space“. Ma i servizi da lei realizzati, riescono a dare smalto alla sua presenza. E’ l’impegno sociale che mette nelle sue inchieste a farle perdonare la presunzione di volersi far strada in settori distanti dalle sue capacità.