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Il primo servizio è di Nina Palmieri: Un 8 marzo tra donne speciali. La iena ha trascorso la giornata con Irene, Flora e Michela: si tratta di tre atlete con sindrome di down. Con loro la Palmieri ha parlato di baci, prime volte e ragazzi “che mettono le corna”. E al termine della giornata, c’è chi non ha dubi: le cene tra sole donne sono belle, ma con i ragazzi è meglio.
Al termine del servizio, ecco che i conduttori corrono alla scrivania per poi procedere alle presentazioni di rito. Pif approfitta delle richieste piovutegli in occasone dell’8 marzo e si appresta a servire la clientela in fila.
Viene lanciato il secondo servizio, di Andrea Agresti: L’oculista che è meglio non vedere 2. Agresti torna ad occuparsi dell’oculista Sirago, che sostiene di curare anche malattie che non è possibile guarire; stavolta, dopo averlo incontrato e raccolto le sue dichiarazioni, si appresta a smentirle una per una. Non solo: la iena si reca da Bocelli, che smentisce qualsiasi conoscenza con l’uomo. L’oculista infatti, si vanta di aver operato personaggi quali Gennaro Gattuso e il cantante.
Dopo la pubblciità si riparte da Giulio Golia: Il capo dei vigili che non vigila se stesso. Si tratta del cpao dei vigili di Strongoli, indagato per abuso d’ ufficio in seguito a varie segnalazioni, ad esempio quella di aver parcheggiato su un posto per disabili. Vi è anche un caso di abuso edilizio su un terreno acquistato e violazione delel norme di sicurezza.
Si prosegue con Gaetano Pecoraro: Il prete che ruba i soldi destinati ai poveri. La storia parte da un’eredità ricevuta dalla parrocchia: un farmacista di Legnaro, in provinca di Padova, ha lasciato alla Caritas un valore di 15 milioni di euro e uno stabile da utilizzare come sede. Ma don Lucio Sinigallia, prete che dovrebbe gestire l’eredità ricevuta, si appropria di quel valore. Amante della bella vita, ha “sperperato” 252.000 euro tra acquisti vari, ristoranti, soggiorni in lussuosi hotel, una moto da 15.300 euro e persino un’auto per un amico. Inoltre, mentre l’abitazione destinata a diventare la sede della Caritas rimane abbandonata tra l’erba che cresce alta, il prete optato per un restauro: una spesa di 300.000 euro per la canonica, all’interno della quale si è provveduto anche alla costruzione di un idromassaggio.
Pecoraro prova a chiedere lumi ai compaesani, ma trova molta ostilità. Lo stesso don Lucio, si rifiuta di rispondere alle sue domande. La iena lo insegue fino a casa, dove la madre dell’uomo chiude il cancello dicendo a Pecoraro di andarsene “al diavolo”.
Sabrina Nobile è a Roma: La scuola negata ai disabili. Il servizio di assistenza per disabili nelle scuole del Municipio X è stato appaltato a una cooperativa affiliata a Buzzi: quando esplosa Mafia Capitale, anziché provvedere a un nuovo bando, si è andato avanti per proroghe, fino a quando il servizio è stato sospeso. Ora i bambini non hanno nessuno che li aiuti a mangiare o andare in bagno: una preoccupazione per le famiglie, e allo stesso tempo una forma di emarginazione per i loro figli.
Matteo Viviani ci racconta ancora una volta la vita dietro le sbarre: Torturati in un carcere italiano. Per torturare un uomo non ci sono solo bastonate: un ex detenuto maltrattato (Andrea Cirino) e un ex agente della polizia penitenziaria (Andrea Fruncillo), raccontano scene da un film dell’orrore. Entrambi ora fuori dal carcere di Asti, riferiscono di insulti, cibo lasciato lontano dal detenuto, sonno negato, capelli strappati e persino di un ragazzo morto. L’aspetto sconvolgente è che Fruncillo parla con il sorriso sulle labbra, persino quando ricorda la lenta agonia di questo ragazzo: un trentenne a cui, essendo molto forte, le guardie avevano iniziato a non dare più il cibo. Ridotto al punto da essere imboccato, alla fine non ha resistito: tempo dopo, si è scoperto che era innocente.
Non esistendo in Italia il reato di tortura, questi agenti aguzzini rimarranno impuniti. Viviani si reca dal Ministro della Giustizia, ma ottiene giustificazioni strumentali, come il fatto che ora la priporità siano le unioni civili.
Luigi Pelazza è a Napoli: Chiusi in casa per non morire. Rimasti senza il servizio di protezione testimoni, Celeste e i suoi figli sono barricati in casa da ottobre. Il fratello di Celeste Misso ha ucciso uomini, commesso reati, ed ora sulla famiglia grava la rivendicazione di un altro clan, nonostante il marito della donna sia già stato freddato nel 2006. Il quartiere in cui la famiglia vive teme ripercussioni, perciò vuole cacciare sia Celeste che i suoi ragazzi; la figlia più piccola, di appena nove anni, non viene nemmeno mandata più a scuola.
Luigi De Magistris assicura che si occuperà del caso.
Al rientro in studio, Pif esce per andare dietro le quinte. Invece trova subito la Marcuzzi, che lo bacia: insomma, una rapidissima promozione per L’Isola dei Famosi (in partenza domani) dopo quella di domenica scorsa.
Enrico Lucci continua nelle sue gallerie di personaggi improbabili: Freddy Mercury è vivo e vegeto. Lucci incontra il sosia italiano di Freddie Mercuri, convinto di “aver restituito al mondo” un cantante che tutti piangevano. L’uomo è indagato per evasione fiscale, e la madre è arrabbiatissima con lui, perché dice che al figlio non interessa di nessuno inquanto penserebbe solo alle donne (anche se con toni più coloriti).
Stefano Corti e Alessandro Onnis vengono contattati da Giulia, che cercava un lavoro come hostess ed invece è stata abbordata per fare “massaggi”: Proposta indecente con servizio completo. Fingendosi interessati, i due contattano la persona su Facebbok, scoprendo che la foto profilo è di una ragazza che non ha niente a che vedere con la faccenda: dietro invece, c’è un uomo che dà loro appuntamento in un albergo. Si presenterà una complice, ma ben presto saranno Corti e Onnis a bussare alla porta.
Giuio Golia ci aggiorna sulla vicenda di un progetto di housing sociale, la cooperativa Castore e Polluce: Imprenditore confessa mazzetta a Mafia Capitale. Dopo la messa in onda del servizio di Golia, la magistratura ha avviato un’inchiesta. Seppur con una breve appendice nel finale, il servizio è lo stsso già visto mesi fa.
Ennesimo servizio di Cizco su Il sistema metrico genitale. Oggi ha preso ha previsto le misure di Elio e le storie tese, Renzo Arbore, Pierluigi Pardo, Piero Chiambretti, Enzo Iacchetti e Giobbe Covatta.
A pochi miuti dalla mezzanotte, viene riciclato un vecchio lavoro di Pablo Trincia: Vita da infiltrato. Da semplice meccanico navale da La Spezia, Gianfranco Franciosi è stato impiegato dalle forze dell’ordine come infiltrato per indagare in un traffico internazionale di droga. Terminata la collaborazione, non ha però ottenuto la sorveglianza che avrebbe dovuto garantire la sua incolumità: non solo appena 60mila euro di rimborso, insufficienti per ricostruirsi una vita altrove (gliene erano stati promessi 400mila), ma nessun agente a vigilare su di lui. L’uomo ha dovuto persino acquistare per conto proprio un’auto blindata.
Il riciclo va avanti con un vecchio servizio di Matteo Viviani: E se ti spiazzero dal tuo cellulare? Trasmesso durante la passata stagione televisiva, mostra come attraverso un software si possano tracciare i movimenti di una persona grazie alla fotocamera dello smartphone che scatta continuamente foto. Il software consente di scaricare tutta la rubrica, le chat e appropriarsi di tutte le informazioni possibili. Ma come è stato installato? Inviando un messaggio con un link da aprire su cui Viviani, credendo provenisse dal collega Golia, ha cliccato.
La puntata si conclude qui, l’appuntamento è per domenica.