Nel mirino della iena erano finite due testate pubblicate da Cairo Editore: Nuovo e Diva e donna dove, secondo Roma, erano state pubblicate interviste false. Alla vicenda erano stati dedicati tre servizi, nei quali personaggi quali Gigi D’Alessio e Anna Tatangelo, Elenoire Casalegno e Vanessa Incontrada, dichiaravano di non aver mai rilasciato le interviste ai giornalisti dei due settimanali. Era il 2013.
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Fingendosi un’altra persona, Roma chiamò anche il direttore di Nuovo Riccardo Signoretti: una mossa che gli è costata l’accusa del reato di sostituizione di persona.
Il gruppo editoriale di Urbano Cairo si è costituito parte civile, e se per il reato di sostituzione è arrivata l’assoluzione, non è avvenuto altrettanto per quello di diffamazione. Filippo Roma dovrà risarcire 30 mila euro al direttore di Nuovo Riccardo Signoretti, 10 mila euro al direttore di Diva e donna Angelo Ascoli, 8 mila euro alla società Cairo Editore e 4 mila euro alla giornalista Antonella Silvestri, che ora collabora a Tv Sorrisi e Canzoni.
Sono stati invece assolti per non aver commesso il fatto l’ex direttore di Italia 1 Luca Tiraboschi e l’autore del programma Davide Parenti. Assolti anche i personaggi che avevano testimoniato nei servizi della iena: per loro l’accusa era quella di aver rilasciato dichiarazioni ad hoc, che avrebbero consentito a Filippo Roma di costruire un caso. A tal proposito, il giudice ha stabilito che il fatto non costituisce reato.
Le motivazioni della sentenza verranno depositate entro 90 giorni. L’accusa aveva chiesto anche quattro mesi di carcere.
Filippo Roma è entrato nella squadra de Le Iene nel 2004 vestendo i panni del “moralizzatore”, l’inviato che riportava sulla retta via politici e impostori. Attualmente è una delle iene di punta del programma; nell’ultimo anno si è occupato spesso delle vicende interne al Comune di Roma.