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Gli argomenti di cui si occupa questa sera sono prevalentemente 3. Il primo riguarda il problema delle energie e dell’inquinamento, il secondo riguarda il meteo e il terzo riguarda la risposta di ogni individuo ad una particolare alimentazione.
Si comincia con il primo reportage che ha come titolo i fossilizzati. La Gabanelli vuole fare il punto su un problema: nell’Italia in cui il prezzo del petrolio è drasticamente crollato non c’è stata la sperata ripresa dell’economia. che cosa bisogna fare per trovare energie rinnovabili e non inquinanti che possano venirci in aiuto?
Intanto si è stabilito che le combustioni da riscaldamento domestico sono tra i peggiori inquinanti. E nell’attesa di trovare finalmente un rimedio bisogna sempre fare i conti con il blocco delle auto stabilito in molte città italiane per tentare di limitare il numero delle polveri sottili che sono uno dei peggiori elementi inquinanti.
Il secondo servizio di Report riguarda il meteo. Il titolo è Tempo al tempo il meteo, ed è realizzato da Giulio Valesini con la collaborazione di Greta Orsi.
Possibile ci si chiederà che le previsioni metereologiche in Italia siano sempre e comunque affidate ai militari?
Per sapere come sarà il tempo all’indomani a chi dobbiamo rivolgerci? In Italia e in Grecia esiste un servizio meteorologico nazionale affidato ai militari, ma le due nazioni sono uniche in Europa.
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Noi siamo l’unica nazione in cui non esiste una laurea in meteorologia. E per sapere se l’indomani dobbiamo portarci l’ombrello, non ci resta che affidarci alle varie “app” che ormai spopolano. Certo è che nonostante questa situazione precaria siamo il paese leader delle allerte meteo
Il terzo servizio ha per titolo il genoma vien mangiando. Vuole fare il punto su una determinata situazione: perché una persona ingrassa mangiando semplicemente una mela ed un’altra invece rimane il filiforme anche mangiando due piatti di pasta?
La risposta è che ognuno è fatto in un determinato modo e quindi ognuno reagisce diversamente agli alimenti. La colpa è del genoma e ci vogliono migliaia e migliaia di anni affinché possa adattarsi. Per questo motivo ad esempio il 40% degli italiani è intollerante al latte perché l’uomo ha cominciato a berlo solo 12000 anni fa quando ha iniziato a scoprire che poteva vivere anche di agricoltura.
Gentile Dot.essa Gabanelli, Sono Marcello Cuni , titolare di una società di ingegneria di Roma che si occupa di salute e di risparmio energetico. Ho apprezzato il suo servizio sulle emissioni, polveri sottili ed efficienza energetica, sulle bottiglie di plastica invece penso di poterle dare un prezioso contributo attraverso uno studio da noi fatto in collaborazione con ENEA E Università di Cassino. se lo ritiene opportuno ci contatti.Grazie.