{module Pubblicità dentro articolo}
Un’edizione breve, giusto il tempo di fornire le prime informazioni. E poi si è restituita la linea al programma di intrattenimento. Una scelta discutibilissima che stride con la missione di servizio pubblico dell’azienda di viale Mazzini. Una scena che mai avremmo voluto vedere. E ci meraviglia la poca sensibilità di Rai1 dinanzi ad una tragedia di così immani proporzioni. Torna in mente la strage del Bataclan dello scorso novembre.
Immediatamente Rai3 si è allertata per documentare, al momento, quanto stata accadendo. Era in onda Linea Notte che ha subito cambiato argomento di discussione e si è proiettata su Nizza con immagini in diretta.
E La7 non è stata seconda a nessuno. Immediatamente in onda e, quando il giornalista di turno stava per abbandonare la diretta, è arrivato dalla regia, l’ordine di continuare ad andare in onda. Pochi minuti ed ecco che appare Enrico Mentana in voce. Collegato telefonicamente, il direttore del Tg La7 si mette subito a disposizione per gestire, anche da lontano, la diretta. E va avanti per molto tempo, dando quasi la sensazione che si trovi nello studio. Un comportamento di grande sensibilità giornalistica che pone La7 come rete dedita all’informazione. Lucida e precisa la documentazione di Enrico Mentana che individua un nuovo fronte aperto nel Sud della Francia per il terrorismo e mette in evidenza tutte le falle delle azioni di prevenzione. Continua ad essere il protagonista pur non essendo in studio.
Canale 5 dà subito il suo contributo all’informazione sulla tragedia. Un’edizione speciale del Tg 5 va in onda. Ed ognuno degli speciali fornisce notizie, partiicolari, dettagli, mostra immagini. Data l’ora della notte, i giornalisti dei vari notiziari possono interagire solo con gli inviati in Francia. Non ci sono ospiti in studio.
Poi tutte le reti generaliste e i notiziari di Rai News e Sky, iniziano lunghe dirette. Viene anche fornito il numero dell’Unità di crisi della Farnesina, mentre in coro i vari speciali riferiscono della rivendicazione dell’attentato da parte dello Stato islamico.
E Rai 1, subito dopo la conclusione di Supereroi, restituisce la linea al Tg1. Solo allora si comincia a fare opera di vera informazione, con collegamenti con gli inviati che cercano di dare la propria testimonianza. Tra questi, in particolare c’era Roberta Badaloni, inviata del Tg1 a Nizza, che si trovava nelle vicinanze ed ha visto cadere come fuscelli le persone sotto la furia del camion. Lei stessa, mentre parla, è ospite di una famiglia dove si è rifugiata.
Il Tg1 chiude l’edizione speciale alle 1,59, mentre La7, Canale 5 e Rai3 sono ancora in collegamento.
Certamente l’attentato di Nizza avrà ripercussioni sui palinsesti di oggi. Dopo lo scontro tra i due treni in Puglia, la tv si ritrova ancora a piangere morti. E i programmi di cronaca documenteranno con il solito retorico stile, una strage immane.