Per quanto riguarda lo scorso ottobre, nella categoria IN ci sono:
1. Rimbocchiamoci le maniche (Canale 5)
2. Ruby Arcobaleno (Frisbee)
3. Axa – Nati per proteggere: SOSTENERE
Nella categoria OUT ci sono:
1. Wayward Pines – seconda stagione (Fox)
2. Mucca e Pollo (Boing)
3. Benetton mamma e papà (Spot)
Ecco tutte le valutazioni del Moige su ognuno dei programmi IN.
Genere: Serie tv
Rete: Canale 5
In onda: dal 7 settembre al 26 ottobre, il mercoledì alle 21.10
Sabrina Ferilli interpreta Angela, operaia capo cucitrice di una fabbrica tessile e madre di tre figli. Il suo matrimonio è in crisi, dopo il tradimento del marito Fabio, così come il suo lavoro. La fabbrica in cui lavora sta per essere dismessa per destinare i terreni in cui sorge alla speculazione edilizia. Solo il Sindaco del paese può cambiare il piano regolatore e salvare il destino di molte operaie. Angela accetta la sfida, raccoglieil consenso tra la gente e arriva ad essere eletta. La nuova sindaca scoprirà sulla propria pelle quanta gente è disposta a mettere da parte ogni principio solo per soddisfare i propri interessi. Nel frattempo deve anche gestire il suo ruolo di madre e moglie tradita che, per il bene dei propri figli, accoglie di nuovo in casa Fabio e cerca di stabilire con lui una convivenza pacifica. Alla fine Angela sarà sul punto di dimettersi ma, grazie all’appoggio dei suoi consiglieri, capirà che la politica può essere fatta con onestà e che un primo cittadino deve dare il buon esempio. Nell’ultima scena, mentre celebra un matrimonio da sindaca, proprio mentre sta per leggere le promesse, capisce che anche lei deve impegnarsi su quel fronte e decide di tornare dal marito per riunire la famiglia e ricominciare una vita insieme.
Ruby Arcobaleno
Genere: Serie animata
Rete: Frisbee
In onda: Dal 3 ottobre, dal lunedì al venerdì in vari orari
Ruby è una coraggiosa bambina di 6 anni che ad ogni episodio viene magicamente trasportata nel Villaggio Arcobaleno, abitato dai suoi giocattoli e le sue bambole.
Ruby per aiutare i suoi amici ha il compito di svolgere ogni volta una professione diversa e spiegarne le caratteristiche con il proprio operato. La serie rende comprensibile ai piccoli spettatori che ogni lavoro è utile, risolve problemi di vita quotidiana e per svolgerlo necessita di attrezzi specifici: “Cosa mi serve per poter fare il lavoro che c’è qui, cosa mi serve per migliorare questo giorno qui” dice il coro in sottofondo. Il lavoro comporta delle difficoltà, un grande impegno e soprattutto deve essere svolto con senso di servizio verso gli altri. Ciascun lavoro infatti ha una sua dignità ed è utile per il bene di tutti: “Il lavoro giusto rende migliore il futuro di ogni ragazza!”
Axa – Nati per proteggere: SOSTENERE
Genere: Spot
“Proteggere è per tutti un istinto innato, ma per me è una vocazione”: così l’assicuratore comincia a raccontare la storia di due persone che hanno perso, a causa di un nubifragio, il loro ristorante in cui hanno investito tutto. Una di quelle situazioni in cui si può essere disperati se qualcuno non ti offre aiuto. Il nostro protagonista ce la mette tutta: capisce che se l’attività non riparte in breve tempo muore, valuta i danni e garantisce il pagamento delle spese di restauro e dei fornitori. Gli sguardi dei due ristoratori si illuminano di speranza, le mani si stringono a confermare che ora ce la potranno fare. Arriva infine il “grande giorno” in cui si riparte, il ristorante riapre.
Lo spot presenta una situazione drammatica, due persone sofferenti e un uomo capace di empatia, di partecipare prima al dolore e poi alla gioia della rinascita. È quello che ci si aspetta da un’assicurazione: essere trattati non come semplici clienti ma come persone, con un proprio vissuto di difficoltà, di sofferenze.
Lo spot si conclude come si è aperto proprio sottolineando il concetto: “la mia vocazione è proteggere le persone”.
Queste le valutazioni per i programmi OUT.
Wayward Pines – Seconda stagione
Genere: Serie tv
Rete: Fox
In onda: dal 29 agosto al 17 ottobre, il lunedì alle ore 21.15
La seconda stagione della serie si rivela non all’altezza della prima. I temi ripresi non vengono trattati esaurientemente da un punto di vista psicologico né della narrazione. Neanche il finale soddisfa, troncando la storia senza dare alcuna risposta significativa.
Gli attori cambiano quasi tutti e alcuni della prima stagione ci lasciano presto: lo spettatore si trova dunque uno scenario completamente diverso e impiega un po’ di tempo per ambientarsi e comprendere i nuovi ruoli.
Sugli Abba – le aberrazioni umane risultato di una trasformazione genetica –, che entrano prepotentemente nella cittadina, si finisce per sapere poco di più: solo che il loro capo è una femmina con un’intelligenza molto sviluppata, ma nulla si dice sul loro modo di vivere e il perché, su cosa cerchino dagli uomini o perché siano così aggressivi. Sono solo nemici da eliminare.
L’unico tema interessante che emerge è quello già aperto dalla prima serie: è giusto manipolare la vita umana pianificando quando una persona debba vivere o morire, o quando debba procreare, per una sorta di bene superiore della comunità? E che questa decisione sia in mano a una sola persona? È giusto usare la violenza per ottenere la tranquillità sociale (certamente non si può parlare di “pace” quando la si vuole imporre con atti violenti)? Importanti domande che sembrano trovare un’unica risposta: ribellarsi a quello che si considera un sistema ingiusto con altra violenza e altri atti arbitrari. Peccato che poi non si approfondisca neanche il perché delle scelte e azioni compiute dai protagonisti.
Mucca e Pollo
Genere: Serie animata
Rete: Boing
In onda: durante tutta la stagione, in vari giorni e in vari orari
Il cartone animato, genere non-sense, narra le vicende paradossali di una impossibile coppia di fratelli composta da una mucca e un pollo. Ancora più paradossale la loro situazione familiare: i genitori hanno sembianze umane ma solo dalla vita in giù, la parte superiore del corpo non c’è. Gli altri componenti familiari non sono da meno: una cugina scrofa, uno zio bue, un cugino lumaca e ancora un pecorone e un pollo.
Gli episodi generalmente girano intorno a qualche scherzo o guaio organizzato dall’antagonista Rosso, un grasso diavolo che prende il nome dal colore della sua pelle e che gira generalmente senza braghe, con un sederone spesso messo squallidamente in bella vista. Il massimo divertimento di Rosso è picchiare Pollo per provocare la reazione della sorella Mucca. Le situazioni descritte partono dalla vita quotidiana e si trasformano puntualmente in vicende parossistiche.
La differenza rispetto a tutto il filone di cartoni animati non-sense, stile Hanna e Barbera, è l’eccesso quasi fastidioso. La situazione è infatti fin troppo irreale, i personaggi, già stravaganti, hanno le sembianze completamente stravolte durante le azioni impossibili che compiono e, alla fine di tutto, non solo non emerge una morale, ma non si comprende neanche bene la storia raccontata. Ok, si può fare anche puro intrattenimento senza alcun altro scopo che divertire, ma qui, a causa dell’esagerazione, si rischia di perdere anche quello.
Benetton mamma e papà
Genere: Spot
Una mano in primo piano prende la fotografia di una coppia sorridente e la abbassa per coprirne lo sguardo. Dal titolo dello spot capiamo che si tratta della mamma e del papà della ragazza che subito dopo viene inquadrata.
Dai visetti e dal top indossato da lei, che non ha ancora neanche bisogno di un reggiseno, si comprende che i protagonisti sono tridici-quattordicenni.
Tutto fa capire che stanno per “fare sesso” all’insaputa dei genitori. Lei non vuole sentirsi guardata per non pensare alle loro raccomandazioni, per non ascoltare la voce della propria coscienza che essi rappresentano e col suo gesto “li” o meglio “la” azzittisce. Non è certamente un caso che i genitori siano rappresentati così anziani da sembrare più i nonni: si vuole sottolineare che l’insegnamento dato in materia di affettività è vecchio come loro.
Una delle problematiche educative attuali, un’emergenza educativa, che genera una serie di conseguenze dannose e pericolose per i giovani a livello fisico e psichico, è proprio l’approccio precoce al sesso, in un’età in cui non si è ancora consapevoli delle proprie scelte affettive.
Mentre genitori, insegnanti ed educatori cercano le modalità giuste per un’educazione affettiva e sessuale efficace un messaggio che va controsenso, a valorizzare invece comportamenti a rischio squalificando il ruolo dei genitori, appare davvero fuori luogo.
Voler vendere un prodotto ammiccando al target di riferimento facendo leva su un comportamento a rischio dei minorenni è altamente scorretto.