Questi i fatti come vengono raccontati in una nota Mediaset:
Dopo essere stato accerchiato e spintonato violentemente, il giornalista è stato buttato a terra e colpito alla testa, mentre l’operatore è stato ferito ad un braccio. L’inviato del programma è stato subito portato al Pronto Soccorso ed è stato ricoverato per trauma cranico.
L’aggressione in diretta ha bruscamente interrotto il collegamento con lo studio quando i malintenzionati, a volto scoperto, hanno cercato di danneggiare anche la telecamera.
Durante l’aggressione, il conduttore Maurizio Belpietro ha esortato Fusco ad andarsene: “Alessio, cerca di allontanarti. Questi sembrano impazziti. Il nostro è solo il tentativo di documentare cosa accade alla stazione ferroviaria Tiburtina”. In chiusura di puntata, Belpietro ha commentato: “La situazione è seria e preoccupante”.
Nel filmato girato ieri sera dall’operatore si vedono e si identificano chiaramente gli aggressori. Le immagini verranno trasmesse questa sera nel corso della puntata di “Dalla Vostra Parte” e contestualmente verrà fatto un appello alle istituzioni per prendere provvedimenti a seguito delle ripetute aggressioni di questo periodo.
Si tratta del quinto episodio di aggressione ai danni di giornalisti Mediaset dall’inizio della stagione e il terzo in poco meno di un mese. Il 3 maggio scorso infatti, sempre a Roma e sempre nei pressi di una stazione, l’inviata di “Matrix” Francesca Parisella è stata aggredita mentre stava realizzando un collegamento dal piazzale della stazione Termini per descrivere la situazione di alcuni senzatetto; pochi giorni fa, l’inviata di “Quinta Colonna”, Elena Redaelli ha subito un’ aggressione presso il villaggio Olimpico di Torino.
La redazione di “Dalla Vostra Parte” e tutta l’informazione Mediaset “condannano fermamente i ripetuti episodi di violenza ai danni degli inviati che svolgono con dignità e passione il loro lavoro per raccontare, ogni giorno, difficili realtà del nostro Paese”.
Sul fatto è intervenuto Mauro Crippa, Direttore Generale Informazione Mediaset:
«La libertà di informare e di commentare la realtà non può essere condizionata in alcun modo, ancor meno con la violenza come in questo ennesimo caso. Continueremo a fare il nostro mestiere ancora più determinati. Condanniamo con forza la brutale aggressione al nostro collega Fusco e al suo operatore, augurando a entrambi una pronta guarigione. Ma assicuriamo tutti che non ci lasceremo intimidire da chi vorrebbe, con la violenza fisica o anche solo verbale, sterilizzare e omologare il lavoro giornalistico»