Quest’anno ricorrono i 40 anni dalla nascita del movimento e lo Speciale Tg1 racconterà come all’interno e questa contestazione giovanile si formò una fascia particolare rappresentata a Roma con il nome di Indiani metropolitani. Si tratta di un insieme di giovani che utilizzavano i linguaggi delle avanguardie artistiche per tramutarli in uno strumento di agitazione politica ma soprattutto esistenziale.
Lo speciale mette in evidenza il disagio giovanile che dette luogo alla contestazione. Per questa occasione la Fondazione Echaurren -Salaris ha realizzato un docufilm sul fenomeno Indiani metropolitani. Ironia e creatività nel movimento del 77 vengono raccontate sotto molti aspetti ancora poco esplorati. Verrà documentata tutta la storia di questo movimento che rappresentava la parte più libertaria e creativa del movimento 77. Dalla metà degli anni 70 i giovani del movimento si riconoscevano in tale movimento e riuscirono addirittura ad organizzare una grande festa definita da molti la versione italiana del Festival di Woodstock.
Ma il documentario va oltre. Infatti lo Speciale Tg1 raccoglie le testimonianze di tutti coloro che hanno vissuto in prima persona quella esperienza. Ci saranno a raccontare il ’77 come è stato vissuto da loro, personaggi come Claudio infante, Massimo Pasquini, Pietro Zambianchi. Ci saranno, inoltre, filmati di repertorio proposti dalle Teche Rai.
Ma la novità è che sono state recentemente scoperti negli archivi di viale Mazzini molti documenti inediti che riguardano questo periodo e che saranno mandati non proprio questa sera all’interno dello speciale del Tg1. Inoltre la Fondazione Echaurren -Salaris mette a disposizione una parte dei propri archivi e molte immagini saranno mostrate nello speciale odierno. Si tratta di documenti e manifesti del Futurismo e delle più importanti avanguardie artistiche di tutti i tempi. Ma ci saranno anche giornali, libri ed altri materiali sui quali gli ospiti in studio discutono.
L’importanza del movimento Indiani metropolitani consiste nel fatto che cercava di politicizzare la cultura alternativa.