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«A Giffoni c’ero già stato anche se non in veste ufficiale – ha continuato – anni fa ho accompagnato una mia ex fidanzata ad esibirsi qui. Ho da subito colto l’atmosfera di gioia ed il fermento che si respira. Da ragazzo non ho avuto mai la possibilità di confrontarmi con i miei coetanei e parlare di cinema, è davvero un’occasione invidiabile».
Sul tema scelto per la 45esima edizione del Festival, invece, ha sottolineato come «l’attimo non vada solo colto ma anche cercato e creato».
«È vero – ha proseguito – il treno passa una sola volta ma, se non sei alla stazione, è davvero difficile salirci. Dal punto di vista professionale i treni che ho preso sono stati giusti, rifarei tutto. Forse avrei solo azzardato di più e velocizzato i tempi di alcune scelte».
La versatilità è di sicuro una delle sue caratteristiche, come emerge dai ruoli interpretati.
Tanti i progetti per il futuro: «Il 29 giugno hanno preso il via a Torino le riprese de La classe degli asini, il nuovo film tv firmato Rai – ha spiegato l’attore – ad accompagnarmi ci saranno Vanessa Incontrada e Flavio Insinna». Ma non finisce qui, l’artista, dopo la sua prima volta con Non c’è due senza te, tornerà anche alla sceneggiatura. «L’8 agosto, con la regia di Massimo Cappelli, inizierò a girare la mia nuova commedia – ha svelato – nel film ci saranno Vincenzo Salemme, Sandra Milo e Martina Stella». L’opera si chiamerà Prima di lunedì e le riprese verranno interamente realizzate a Torino.
«Nella trama rincontro la mia ex fidanzata a pochi giorni dal matrimonio, per un incidente siamo costretti a trascorrere insieme una notte ed un giorno. Cosa accadrà e cosa deciderà lei prima del matrimonio è tutto da scoprire».
E, a proposito di sogni nel cassetto. «Due anni fa avrei dovuto far rivivere sullo schermo il mito senza tempo di Troisi nel film tv prodotto dalla Taodue di Pietro Valsecchi per Canale 5, Ricomincio da me, con la regia di Luca Miniero. Purtroppo non è andata in porto».
L’attore, nato a Torino, ma con origini di Gragnano, si sente napoletano a tutti gli effetti. Per questo e per quel mito che tanto ha fatto ridere e anche commuovere ha voluto ribadire quanto «sarebbe stato un grandissimo onore vestire i panni di Troisi».