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Ecco le valutazioni del Moige su ognuno dei programmi.
Techetechetè- Con tutti i sentimenti.
Genere: Intrattenimento
Rete: Rai 1
In onda: tutti i giorni, alle 20.30/20.35
Quotidianamente nella serata di Rai 1 una finestra di un’ora si spalanca sulle preziose Teche Rai: Techetechetè è uno spaccato non solo di spettacolo ma anche politico-culturale sulla nostra storia vissuta attraverso lo schermo televisivo “con tutti i sentimenti”, come recita il sottotitolo.
In ogni puntata un narratore ci guida attraverso tre tematiche, fino a scoprire l’ospite d’onore, svelato solo alla fine, subito prima delle note di una canzone opportunamente “techetechizzata”. Tra i narratori scelti quest’anno troviamo Gigi Proietti, Franco Di Mare, Fabrizio Frizzi, Lando Buzzanca, Amanda Lear, Milly Carlucci…
Grazie al programma ogni giorno si possono condividere in famiglia ricordi ed esperienze inter-generazionali: dal confronto tra “ieri” e “oggi” si scopre che i beniamini dell’infanzia di genitori e nonni hanno trasmesso qualcosa ai personaggi di oggi. Si svelano così le proprie radici culturali, anche grazie a quell’italica ironia che da sempre è servita per commentare momenti storici, politici, di costume…
Un tesoro che la Rai ha il dovere di condividere e valorizzare.
Smallville
Genere: serie tv
Rete: Italia 1
In onda: dal lunedì al venerdì, alle 10.25
La serie tv racconta le avventure del giovane Clark Kent (futuro Superman) nella cittadina di Smallville durante il periodo in cui scopre i suoi poteri (e impara a controllarli) e le sue origini: 10 stagioni che ci raccontano i suoi anni della giovinezza, dal liceo fino al lavoro di giornalista. Nella 7a stagione in particolare, in onda attualmente in replica, arriva la cugina biologica di Clark, lui scopre il suo retaggio kryptoniano e Lex, l’antagonista di sempre, scopre il segreto di Clark.
La serie ci narra il lato umano del supereroe: nonostante i suoi poteri ha molte insicurezze e paure. Sente il dovere di usare quei poteri per aiutare gli altri, ma è consapevole di non potercela fare da solo, di avere bisogno dei suoi amici e, come ogni giovane, cerca il suo posto nel mondo. La sua forza sono i valori che i genitori gli hanno trasmesso, grazie ai i quali deve imparare a fare le scelte giuste di fronte a prove ardue. Temi come il valore della vita, dell’amicizia, della verità, della giustizia, del confine tra il bene e il male nelle azioni e nell’animo umano sono trattati con il linguaggio simbolico che una serie fantastica permette di usare, con tutti gli ingredienti che la rendono attraente per un pubblico giovane. Questo è forse il punto forte della serie: la possibilità di parlare ai giovani di argomenti alti, di ideali e paure che sentono nell’animo, di confrontarsi con esse e magari di trovare delle risposte per i propri comportamenti e le scelte di vita, o comunque di porsi delle domande.
Leroy Merlin “Bagno “
Genere: Spot
“È più di un bagno se fatto da te” recita lo slogan dello spot e in effetti c’è una storia raccontata dalle immagini, “la storia di un padre e di suo figlio”.
Il figlio prova a farsi la barba, ha qualche difficoltà ma sembra vergognarsi di chiedere aiuto al padre, il quale coglie il disagio del figlio e, senza farlo pesare e senza troppi discorsi, come spesso avviene tra “uomini”, trova una soluzione: monta un bagno con doppio specchio – lui sì, si fa spiegare come fare –, dove il figlio può imparare a far la barba imitando il padre con semplicità.
Un esempio di quel dialogo padre-figlio non sempre fatto di parole, ma spesso costruito su piccoli gesti quotidiani attraverso i quali un papà accompagna il suo ragazzo a diventare “uomo”
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Queste le valutazioni per i programmi OUT.
Temptation Island
Genere: Reality
Rete: Canale 5
In onda: il martedì alle 21.10
Con l’arrivo dell’estate nuovamente è andato in onda, ed è terminato alla fine di luglio, il reality di Canale 5 Temptation Island, condotto da Filippo Bisciglia, nel quale sei coppie hanno accettato di mettersi alla prova in 21 giorni di separazione forzata. In questo periodo altrettante donne e uomini hanno fatto di tutto, ma proprio di tutto, per far dimenticare a ciascuno l’impegno “d’amore” preso.
Sfugge ad una attenta disamina il fine ultimo del programma: un esperimento sociologico, un mero sistema per attirare audience, una curiosità morbosa di sapere chi resisterà alle tentazioni? Certamente il messaggio che arriva al telespettatore è desolante: si gioca con i sentimenti mettendoli alla prova e si è disposti a tutto, anche a perdere la persona amata, per un po’ di notorietà.
L’insegnamento da dare ai nostri figli, invece, dovrebbe essere esattamente l’opposto: non sono coloro che mettono alla prova il loro amore ma quelli che lo custodiscono come un bene prezioso a costruire un legame duraturo. Spesso il vero coraggio è proprio quello di fuggire alla “Temptation”!
Lucky Ladies
Genere: Docu-reality
Rete: Fox Life
In onda: il mercoledì ore 21:00 la prima tv, giorni e orari vari le repliche
Da giugno ai primi di agosto è in onda, il mercoledì sera e in replica in vari orari durante la settimana, sulla rete Sky il docu-reality che racconta la vita lussuosa di alcune donne della Napoli ricca.
Le protagoniste – che “non sono casalinghe” e “non sono disperate” ma donne in carriera, anche mogli e madri – possono senz’altro stuzzicare la curiosità delle donne/mamme/mogli comuni (e su questo si appoggiano gli ascolti del programma) ma non conquistano.
Alla mamma di famiglia, che compie tante piccole rinunce quotidiane (specialmente in tempi di crisi) e non le vive come tali perché ama i suoi cari, il mondo delle protagoniste appare da un altro pianeta!
Il narcisismo, il lusso e lo sfarzo – l’attenzione maniacale nel preparare una festa, nell’essere sempre impeccabili, nel rispondere alle regole dell’alta società, l’impegno nell’organizzare il tempo libero in maniera originale, stravagante (anche le azioni benefiche sembrano intraprese più come un passatempo e all’insegna dell’originalità che di una profonda motivazione sociale)… – sì, possono divertire da spettatori, forse, ma non aggiungono niente alla vita de “noantri”: E’ probabile che a più di una donna sia venuto il pensiero che la “squallida e noiosa” vita comune, fatta di affetti veri e della capacità di godere delle piccole cose della vita quotidiana, delle piccole conquiste e dei momenti di semplice riposo , siano le vere gioie della vita.
Seat Leon TDI
Genere: Spot
Una bella famigliola parte per un lungo viaggio. La mamma promette al figlio “appena ci fermiamo al distributore prendiamo un bel gelato”: il bimbo esulta e con l’inizio del viaggio comincia anche l’attesa sempre crescente del poveretto. Infatti lui non sa che la nuova Seat Leon TDI ha dei consumi così bassi che percorre più di 1200 km con un pieno. Così passano un’ora, 5 ore, 10 ore prima della prima pausa. Il bimbo ormai spazientito scarica la sua rabbia prendendo a calci l’auto. Lo spot ha due elementi di forte criticità: il primo riguarda le necessità del bambino, che avrebbe diritto a fare una pausa, sgranchirsi le gambine, andare alla toilette già dopo un paio d’ore, tre al massimo. La seconda riguarda le norme di sicurezza in auto che consigliano una pausa del guidatore o un alternarsi alla guida dell’autovettura ogni 2-3 ore; per chi fa l’autista di mestiere vi è addirittura un obbligo di pausa di minimo 45 minuti ogni 4,5 ore. Dunque uno spot che vuole far sorridere ma che in realtà ci rattrista e lancia un messaggio fortemente diseducativo, al quale non possiamo che rispondere: mamma e papà non seguite l’esempio di questi genitori! Non sono le esigenze dell’automobile che devono guidarci durante i viaggi familiari ma quelle dei nostri bambini!