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La prima puntata della stagione, quella di venerdì 4 dicembre, sarà un viaggio attraverso i luoghi sacri di Roma in quanto la città si prepara ad accogliere il Giubileo straordinario della Misericordia, indetto da Papa Francesco lo scorso marzo. L’evento inizierà l’8 dicembre, giorno dell’Immacolata Concezione, per protrarsi fino al 20 novembre 2016.
La settimana successiva invece, protagoniste saranno la Campania e la città di Napoli in particolare. L’attenzione sarà concentrata sul Vesuvio, luogo dal fascino antico di cui il conduttore ci mostrerà le caratteristiche e i segreti che circondano questo vulcano tuttora molto attivo.
Il 18 dicembre Voyager sarà a Torino, città considerata esoterica. Giacobbo si addentrerà nei luoghi più reconditi, svelando gli aspetti più sconosciuti del capoluogo piemontese.
Infine, il ciclo invernale del programma, si conclude la notte della vigilia di Natale. La puntata sarà interamente a tema, con un itinerario che andrà da Parigi al Circolo Polare Artico. Tradizione e attualità dunque, in un nord Europa segnato dai sanguinosi attentati che stanno sconvolgendo la normale quotidianità dei cittadini. E la capitale francese, che in nemmeno un anno di tempo ha vissuto sia l’attentato a Charlie Hebdo che la mattanza del 13 novembre, sarà fulcro ibntorno a cui si svolgerà la narrazione dell’appuntamento televisivo. La troupe di Roberto Giacobbo racconterà le festività in una città colpita al cuore, traumatizzata ma allo stesso tempo chiamata a reagire con tutte le sue forze.
Seguito, commentato con ilarità, il programma di Rai 2 è divenuto una sorta di cult nei social network. I sotterranei di Giacobbo, i suoi cameraman costretti a seguirlo nei cunicoli più impervi, i Templari onnipresenti, le teorie complottistiche, i costanti periodi ipotetici, sono assurti a leit motiv dello show per un gruppo di aficionados sempre con lo smartphone in mano. Una community di appassionati che non è sfuggita agli autori: non a caso infatti, in una puntata estiva, lo stesso Giacobbo ha salutato il pubblico di Twitter. Distante anni luce dalla divulgazione scientifica più istituzionale, la trasmissione della seconda rete di viale Mazzini può contare soprattutto sulla bellezza delle immagini, vere protagoniste delle puntate, motivo questo per cui è attivo anche un account Instagram. Ma del resto, come recita il titolo, i temi sono quelli “ai confini” della conoscenza, cioè quelli su cui si pongono domande senza necessariamente avere risposte.