{module Pubblicità dentro articolo}
L’amore viene affrontato sotto varie sfaccettature: il romanticismo del sentimento, la sofferenza e le complicanze legate ad un rapporto difficile.
A cantare in maniera estatica, da veri e propri innamorati dell’amore, sono Alessio Bernabei, ex Dear Jack con Noi siamo infinito un brano molto radiofonico, e Francesca Michielin (ex X Factor) che nella sua canzone Nessun grado di separazione parla e canta di un amore senza alcuna divisione, totale e onnicomprensivo. Nel medesimo filone vanno inseriti Chiara Dello Iacovo con Introverso e Michael Leonardi con Rinascerai.
Ancora amore, ma questa volta intriso di sofferenza ma anche di sesso. E’ il caso di Lorenzo Fragola che torna all’Ariston con Infinite volte e grida ai sette venti sanremesi con qualche sgrammaticatura “Infinite volte ho detto che non avrei più vissuto nessun altro amore che non sia tu”. In questa categoria virtuale si inserisce anche Enrico Ruggeri con, forse, uno dei testi più significativi della kermesse: Il primo amore non si scorda mai. Canta amore e nostalgia con queste parole: E’ passato il tempo ci ha scavato dentro, la vita ci ha trasformato, il mondo è cambiato da allora, ma ricordo ancora tutti i giorni persi”. Anche i Dear Jack, senza Bernabei fuoriuscito a settembre scorso, cantano un amore nostalgico di cui non vogliono accettare la fine con queste parole: Mezzo respiro, soltanto mezzo respiro ancora per dare un senso ai ricordi. Il titolo è proprio Mezzo respiro. Rimpiange l’amore, infine, anche il giovane Ermal Metal nel suo canto triste Odio le favole.
Amore, tradimenti e addii sono i temi di Patty Parvo. Li canta in Cieli immensi.
E poi c’è un lungo stuolo di cantanti che combatte per salvare l’amore e sull’amore stesso riflette con una filosofia tutta aristoniana. Comincia Annalisa con Il diluvio universale dicendo: Non è una colpa, non è un mistero, non è una scelta, non è un pensiero”. Stesse sensazioni esprimono Deborah Iurato e Giovanni Caccamo nel brano Via da qui scritto da Giuseppe Sangiorgi. E poi nello stesso filone ecco Dolcenera con Ora o mai più- le cose cambiano. Si esprime così la neo coach di The Voice 4: Vai solo fino al punto in cui non ti troverai più, ma sarai tu finalmente a sorprenderti e poi vedrai le cose cambiano, ora mai più. Gli Zero assoluto con Di me e di te, evocano un sentimento che così esprimono: E tira su gli occhi, non serve guardare adesso, parliamoci adesso.
Gli Stadio con Un giorno mi dirai, riflettono sul rapporto genitori- figli, un amore particolare. Qualche verso: e mi dirai che un padre non deve piangere mai. Un giorno ti dirò che ho rinunciato agli occhi suoi per te, e tu non capirai. Con Mentre ti parlo anche Miele fa parte dello stesso filone.
Si continua a riflettere e a cercare di conoscere meglio se stessi, poi si passa alla denuncia e ai temi più impegnati.
Nella prima categoria troviamo in primis Arisa con Guardando il cielo. Ma ho la certezza che ci sia una realtà che va al di là di questa comprensione mia. Potrai chiamarla anche magia, per me adesso si chiama universo, afferma l’ex valletta dello scorso anno con toni enfatici pensando a temi importanti quali fede e religione. In un contesto spazio-temporale si snocciolano i versi di Semplicemente de I Bluvertigo. E’ semplicemente anche un fatto da niente attraversato dalla corrente, nello spazio e nel tempo, nasce piccolo infinitamente, poi diventa troppo importante, cantano Morgan e gli altri componenti.
Si va avanti con Neffa che interpreta Sogni e nostalgia: Tutto passa e va sogni e nostalgia, baci e dolci lacrime e per fortuna che torna sempre un po’ la voglia di sorridere, annuncia in musica il cantante. Valerio Scanu con Finalmente piove, presenta un mix di riflessioni su se stessi e il meteo.
Neanche Noemi canta l’amore ma La borsa di una donna. E dice: La borsa di una donna pesa come se ci fosse la mia vita dentro.
Tra i giovani in questa categoria troviamo Francesco Gabbani (Amen) che incita gli amici a combattere per conquistare i propri obiettivi, Irma con Cosa resterà e Mahmood con Dimentica.
Irene Fornaciari canta, nel suo brano Blu, la vicenda di una donna di fronte al mare che si interroga sul dramma dei migranti: “Dimmi dove si nasconde la promessa dignità/questo cielo non risponde.
Temi sociali anche per Clementino con Quando sono lontano che canta in napoletano. Nello stesso dialetto canta anche Rocco Hunt in Wake up che racconta una storia del presente guardando il futuro.
Ed eccoci a Elio e le Storie Tese con Vincere l’odio. Un testo onnicomprensivo che raggiunde di tutto, dall’amore all’odio solo per citare qualche tema. Ascoltare per credere.