La Hidding è in Valle d’Aosta dove farà conoscere ai telespettatori una grande bandiera della gastronomia italiana: la fontina.
La fontina è un prodotto unico. Intanto è l’unico formaggio a Denominazione di Origine Protetta italiano che può essere fatto solo in Valle d’Aosta e con il latte di una unica razza bovina: la Valdostana. La sua caratteristica principale è che si tratta di una razza mista, che in realtà contempla tre tipologie diverse di bovino. Può essere pezzata rossa, pezzata nera o castana. Un’altra caratteristica prevista dal disciplinare di produzione della Fontina, è che le vacche che producono il latte, siano alimentate esclusivamente con foraggio locale. Molto particolari anche i luoghi di stagionatura della Fontina. Si tratta di ex rifugi bellici, oppure, come nel caso che andremo a conoscere questa mattina, di una ex miniera di rame dismessa negli anni ’60, dove all’interno scorre addirittura un rivolo di acqua proveniente da una sorgente alpina, che contribuisce a mantenere costante tutto l’anno temperatura e umidità. La filiera di produzione di questo formaggio, coinvolge migliaia di persone, a vario titolo: dalla produzione del foraggio, all’allevamento del bestiame, dalla trasformazione del latte, alla stagionatura fino alla commercializzazione. La conduttrice va alla ricerca di sapori e curiosità legate alla preparazione ed al consumo di questo prezioso formaggio.
Edoardo Raspelli è tra gli allevamenti suini di Cremona, Mantova e Prosus.
Made in Italy, letteralmente, significa “fatto in Italia”. Molto spesso, però, i prodotti che acquistiamo sono fatti in Italia ma con materie prime che provengono dall’estero.
La storia che il noto critico gastronomico ci racconta oggi riguarda una azienda che del “made in Italy” , quello vero, ha fatto invece il suo punto di forza. “Made in Italy”, in questo caso, significa che tutto quello che rientra nella filiera di produzione ha origine italiana. E’ la storia di una cooperativa di allevatori di suini destinati tra l’altro al circuito delle DOP Parma e San Daniele, ma anche alla trasformazione in una serie di prodotti pronti a cuocere, quelli che tecnicamente si chiamano di “5ª gamma”.
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La particolarità di questa cooperativa è anche legata all’alimentazione dei suini. I cereali che sono alla base della dieta degli animali, vengono coltivati nei campi di proprietà dei soci della cooperativa. Questo permette un controllo totale della filiera di produzione che si traduce poi in alta qualità del prodotto finale e garanzia per il consumatore.
Come di consueto,prima dell’inzio del programma, dalle 11 in poi, andranno in onda Le Storie di Melaverde sempre su Canale 5,