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Ma veniamo a quanto accadrà questa sera: Soler si esibirà con un medley dei suoi successi, cioè propri quegli unici due pezzi per cui è conosciuto: El Mismo Sol e Sofia, a cui si aggiungerà il nuovo Animal. I brani però non saranno proposti nel solito arrangiamento: saranno invece propoti con un arrangiamento più classico, accompagnate dall’orchestra per una dimensione più “intima”.
Anche in Spagna il Festival è conosciuto: “Quando mia madre ha saputo che sarei venuto a Sanremo, mi ha chiamato: era felicissima. Sono contento di prendere parte alla finale, e sono contento che ci siano Michele Bravi e Sergio: tifo per loro”.
Due ragazzi che arrivano da un talent, e Bravi proprio da X Factor. Sergio invece, made in Amici by Maria De Filippi, durante la serata delle cover ha duettato con i Soul System, il gruppo seguito dallo stesso Soler a X Factor. Ed è con Sergio che, se dovesse scegliere tra uno dei cantanti della kermesse, duetterebbe: insomma, un altro “amico” dopo Emma, con cui ha inciso Libre.
“L’ultimo anno è stato incredibile: X Factor è un’opportunità fantastica”, dice: al momento però, non ci sono altri progetti televisivi in agenda. Partirà invece un tour il 15 febbraio: cinque settimane di date in tutta Europa, cominciando dalla Polonia. “È la prima volta che giriamo tanti paesi in Europa”: una volta concluso il tour, toccherà poi ai concerti estivi e, infine, il lavoro sul secondo album. “Voglio un po’ di tempo per fermarmi e scrivere” racconta Soler.
Lui che nasce da un talent, per la precisione Italia’s got talent, riconosce che per un cantante “una gara come Sanremo è un rischio, ma del resto se non rischi, non ottieni niente”: al contrario “se va bene aiuta tantissimo”. Più che pensare a chi ti sta giudicando, l’importante è potersi esibire davanti a tante persone: portare la propria musica davanti alla platea più vasta possibile, solo questo deve contare per un artista.