Fra le canzoni che ascolteremo, ci sono I giardini di marzo, Pensieri e parole, Emozioni, tre dei grandi classici di Lucio Battisti inseriti nella puntata speciale che Techetechetè dedica al grande cantautore scomparso orma quasi vent’anni fa, il 9 settembre del 1988.
È talmente grande l’eredità musicale che Battisti ha lasciato da rendere, ancora oggi, molto difficile la valutazione della vastità.
E lo testimoniano i grandi uomini di spettacolo di cui si ascolteranno le emozionanti parole: da Roberto Benigni a Massimo Ranieri, da Gianni Morandi a Renato Zero, da Lucio Dalla a Ligabue.
Su tutto le sue canzoni, cantate da lui nelle sue apparizioni televisive o dai suoi colleghi contemporanei o delle successive generazioni.
Ascolteremo Mia Martini e Alice, Arisa e Simone Cristicchi sino a Patty Pravo e Fiorella Mannoia e altri ancora.
Lucio Battisti è considerato tra i più grandi e innovativi cantanti italiani, una delle massime personalità nella storia della musica leggera del nostro Paese, sia come compositore e interprete della propria musica, sia come compositore per altri artisti.
In tutta la sua carriera ha venduto oltre 25 milioni di dischi. La sua produzione ha impresso una svolta decisiva al pop/rock italiano: da un punto di vista strettamente musicale, Lucio Battisti ha personalizzato e innovato in ogni senso la forma della canzone tradizionale e melodica.
Grazie al sodalizio artistico con Mogol, Battisti ha rilanciato temi ritenuti esauriti o difficilmente rinnovabili, quali il coinvolgimento sentimentale e i piccoli avvenimenti della vita quotidiana; ha saputo esplorare anche argomenti del tutto nuovi e inusuali, a volte controversi, spingendosi fino al limite della sperimentazione pura nel successivo periodo di collaborazione con Pasquale Panella
Techetechetè sta andando in onda la domenica già da tempo. Si tratta di un programma televisivo di videoframmenti e lo si può considerare il successore di trasmissioni come Supervarietà e Da Da Da che va ancora in onda in determinate occasioni festive. Il titolo è volutamente stato scelto perchè richiama l’immenso materiale delle Rai Teche.