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Come sette giorni fa, l’inizio della puntata è ad appanaggio di un servizio dei The Show. I due sono tornati tra i banchi di scuola elementare per uno dei loro “esperimenti sociali”. Seguono la lezione con i ragazzi di una quinta e poi fanno con loro sia un tema che la ricreazione. Poi, si passa anche a temi più seri: i piccoli dicono la loro anche sul terrorismo e sulla piaga bullismo.
Ad Alatri si è consumato l’assurdo delitto del giovane Emanuele Morganti. Le telecamere si recano nel paese della Ciociaria per intervistare alcuni coetanei della vittima, che raccontano la loro vita tra lavoro, famiglia ed amicizie. C’è chi naviga a vista e allo stesso tempo c’è chi è più ambizioso e spera in un domani migliore.
Emiliano Sbaraglia è un insegnante, da poco di ruolo, che lavora in una scuola media del quartiere romano di Tor Bella Monaca. “Ci sono delle difficoltà, ma anche delle potenzialità. Il lavoro dell’insegnante sta nel capire dove si disperde la primordiale umanità dei ragazzi”, dice. Nel dibattito tra Lucci e gli opinionisti, Busi svela il suo passato da docente e rivela di essere stato molto autoritario. Parodi: “Gli insegnanti di oggi non sono valorizzati, anche dal punto di vista dello stipendio”.
Nello Trocchia questa sera si occupa di massoneria. Prima è a Vibo Valentia, dove pare che ci sia una folta comunità di massoni, poi va a Trento. Assiste anche ad una riunione di un gruppo. Il giornalista cerca di capire quali siano i rapporti tra massoneria e politica, ma anche tra la prima e la ‘ndrangheta: sembrebbero esserci frequenti casi di infiltrazione di malavitosi in queste particolari associazioni. Sull’argomento si esprime anche il giornalista Lirio Abbate, che giunge in studio per dire la sua.
Negli ultimi giorni si sta parlando molto del gasdotto Tap, che dovrebbe arrivare in Salento direttamente dal Mar Caspio. Un progetto che però non piace affatto a molti abitanti delle comunità locali. Ci sono stati recentemente degli scontri tra polizia e manifestanti a causa della rimozione di alberi di ulivi, da espiantare per lasciar spazio ai cantieri per la realizzazione del progetto: questa specifica atività è stata bloccata oggi per ordinanza del Tar del Lazio. Valentina Petrini si reca in quelle zone per intervistare alcuni di loro e capirne di più. C’è chi è preoccupato per la propria salute, chi per la possibile fuga dei turisti.
La giornalista Selenia Orzella cerca di capire cosa significa lavorare all’interno di un ristorante cinese di Roma: fa una giornata di prova e nel corso delle ore lavorative parla con la proprietaria e i dipendenti. L’attività è piuttosto dura, forse pure troppo: non ci sono orari definiti e per la vita privata lo spazio pare essere molto limitato. Torna in scena l’attore Stefano Fresi, che dedica un monologo comico proprio sul rapporto tra Italia e Cina.
Si torna su vicende che ci toccano molto da vicino, come l’emergenza sisma: ecco entrare in studio Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice. Un servizio segue la vita di una famiglia del posto durante il periodo invernale, in cui oltre alle criticità del terremoto si è aggiunta anche il problema della neve. “Le casette sono in costruzione, si sta lavorando. A giugno ricostruiremo la nuova scuola”, dice il primo cittadino del comune reatino.
Enrico Lucci vola in Albania insieme a due donne, desiderose di sottoporsi ad un trattamento di chirurgia estetica: una vuole rifarsi il seno, l’altra una liposuzione. Arrivano in una clinica molto lussuosa di Tirana: i prezzi per le operazioni sono, a detta del chirurgo, circa la metà (o anche meno) rispetto all’Italia. Dal ricovero all’operazione, l’ex Iena segue tutto il loro percorso e poi le invita in studio per mostrare gli esiti dei rispettivi interventi, che sembrano essere stati positivi.
Termina qui la diretta. Prossimo appuntamento giovedì 13 aprile, sempre alle 21.20, su Rai 2.