Il secondo è la proiezione, avvenuta ieri, 31 agosto di un film singolare dal titolo Con il fiato sospeso.
Cominciamo dall’iniziativa di Iris canale free del digitale terrestre Mediaset che alla fine della maratona, completa la retrospettiva mandando in onda un’intervista a Bertolucci – doppio Oscar per “L’ultimo imperatore” (1988), Leone d’oro alla carriera a Venezia (1997) e Palma d’oro onoraria a Cannes (2011). L’intervista è stata raccolta da Anna Praderio.
L’apertura della serata spetta a “The Dreamers“ (2002), inno alla libertà che racconta l’universo giovanile all’epoca del Maggio francese. Nel cast, Eva Green, Louis Garrel e Michael Pitt.
A seguire è la volta de “Il tè nel deserto” (1990). Tratto dall’omonimo romanzo di Paul Bowles, il film racconta le vicende di una coppia di artisti americani in crisi, Kit (Debra Ginger) e Port (John Malkovich).
Ne “L’assedio”, Bertolucci narra la storia di due anime sole, che si uniscono in una passione silenziosa. Sullo sfondo di una Roma incantata, parlano immagini e musica. Nel cast, Thandie Newton e Claudio Santamaria.
Chiude l’omaggio “La commare secca”, opera sviluppata su soggetto e sceneggiatura di Pier Paolo Pasolini e primo lungometraggio del regista presentato a Venezia, nel 1962.
L’altro evento di Venezia 70 che vogliamo segnalarvi è la proiezione, avvenuta ieri, presso la Sala Perla del Palazzo del Casinò al Lido, del mediometraggio che racconta una scioccante storia italiana tra ricerca universitaria, inquinamento ambientale, sogni traditi e vite spezzate. Il titolo è Con il fiato sospeso.
I Black Eyed Dog hanno prestato al film non solo la loro musica, ma anche uno dei membri della band, Anna Balestrieri, alla sua prima prova di attrice accanto ad Alba Rohrwacher.
La vicenda raccontata è la seguente. Stella. la protagonista, studia Farmacia all’università. Quando è l’ora della tesi viene inserita in un gruppo di ricerca. Pian piano si rende conto che nei laboratori di chimica qualcosa non va. L’ambiente è insalubre, qualcuno comincia a star male, i professori parlano di coincidenze. L’amica Anna, che ha lasciato gli studi per suonare in un gruppo indie-punk, vorrebbe che Stella smettesse di passare intere giornate in laboratorio; Stella, al contrario, non vuole rinunciare al suo sogno. Dall’incredulità alla perdita di ogni certezza: la sua storia si intreccia con il diario di un giovane dottorando che ha già percorso la strada in cui Stella si imbatterà. Ispirato al memoriale – denuncia di Emanuele, dottorando nel Dipartimento di Scienze Farmaceutiche dell’Università di Catania, morto di tumore al polmone nel dicembre 2003.