L’eccezionalità dell’evento consiste nell’aver effettuato le riprese, all’interno dei Musei vaticani, direttamente in 3 dimensioni. E, per la prima volta nel mondo, anche in “ultra definizione 4K” con una tecnologia all’avanguardia che, riferiscono i responsabili di Sky Arte, anticipa il futuro. Le opere raccolte nei musei per duemila anni dai vari pontefici che si sono succeduti, costituiscono un patrimonio inestimabile che, grazie alle tecniche moderne di cui vi abbiamo parlato, verranno presentate, per la prima volta con un realismo eccezionale e sorprendente. I telespettatori avranno la sensazione di toccare veramente con mano opere d’arte di inestimabile valore che, spesso, possono essere ammirate solo da lontano. Naturalmente questa “restrizione” serve a garantire la massima protezione dei capolavori custoditi. Grazie a questa tecnica la vicinanza con le opere d’arte consente una fruizione completa e totale, facendo in modo che nessun particolare venga trascurato, come invece avviene nella visione da lontano.
Precisiamo meglio: la ripresa in 3D consente una scomposizione dei piani prospettici che dà allo spettatore la sensazione di entrare quasi nel dipinto e farne parte. Si esaltano, in questo modo le bellezze delle opere. I capolavori di Michelangelo e Raffaello acquistano nuova vita dal punto di vista della prospettiva che fu alla base delle più qualificate ricerche pittoriche del Rinascimento. La guida d’eccezione, in questo viaggio coinvolgente e affascinante, sarà il direttore dei Musei vaticani stessi, il professor Antonio Paolucci che definisce la bellezze di quelle stanze “uno specchio che riflette la storia e il destino degli uomini”.
Per realizzare questo singolare documentario sono stati impiegati quaranta professionisti per sette giorni di riprese. Questi professionisti, suddivisi tra tecnici e altre maestranze, in sette giorni hanno percorso, all’interno dei Musei Vaticani, circa tremila chilometri. Alla fine si avrà l’impressione di aver realizzato un viaggio suggestivo durante il quale la scelta delle principali opere d’arte, tra le tantissime che ne raccoglie il Museo, documenta anche l’aspirazione al trascendente.
In effetti le opere d’arte testimoniano la ricerca della fede in un percorso attraverso i secoli: dalla linearità delle opere di Giotto e Raffaello alla complessità sofferta dei dipinti di Chagall e Salvator Dalì.