Della trasmissione in tutti i dettagli vi avevamo già anticipato tutto. Adesso lasciamo la parola all’ex comica di La7 che spiega come si è trovata coinvolta in un tale progetto. “Innanzitutto considero queste quattro puntate nelle quali sarò accanto a Francesco Bonomi, un grandissimo esperimento. Francesco mi ha chiesto di accompagnarlo in quattro città – Venezia, Roma, Napoli e Torino – con un approccio distaccato nei confronti di ciò che avremmo visto”.
Poi continua: “Con Vespa siamo condomini, non dirimpettai litigiosi. E naturalmente i nostri programmi viaggiano su binari diffrenti. Quindi niente competizione. Io e Francesco Bonomi, lui critico d’arte, io volto televisivo tendente al comico, viaggeremo nelle quattro città italiane con lo spirito di una gita scolastica che va in visita ad un museo. Quindi non ci saranno le atmosfere delle tradizionali lezioni di arte. Con questo spirito mostreremo al pubblico di Raiuno opere d’arte fuori dai percorsi tradizionali seguiti dai visitatori e dai turisti. Ad esempio, abbiamo scoperto un museo della frutta a Torino che pochi conoscono. E abbiamo constatato che il museo di Capodimonte è così poco visitato che, quando cammini, senti il suono dei tuoi passi”.
Secondo Bonami, “non ci sarà il gioco delle parti. Geppi non è venuta con il mandato comico. Sarà, semplicemente, un viaggio di due persone”.
Su come si svolge questo viaggio, dice la Cucciari: “si flirta con le opinioni, puoi avere stupori positivi o negativi a seconda del luogo in cui ti trovi e di quello che vedi. E non ti devi sentire in colpa se non conosci quello di cui stiamo parlando. Io stessa avrò uno sguardo più curioso che informato. Infatti il mio compagno di viaggio mi ha fatto capiire che noi italiani abbiamo sempre la sensazione di dover avere per forza punti di vista prestabiliti. Invece l’Italia è talmente variegata che è meglio avere un approccio aperto e non prevenuto”.
Intanto “Dopo tutto non è brutto” andrà in onda subito dopo l’esordio in prima serata di Mission, programma investito da miriade di polemiche che però, farà sicuramente da traino alla sua trasmissione. Ma, sull’argomento “traino” la Cucciari non accetta eventuali strumentalizzazioni- Afferma: “sono felice di essere in una serata di sperimentazione”. Ma non nasconde la paura per l’esperimento ribadendo: “in tv la paura aiuta a salvarti dalla morte artistica, ma sono comunque orgogliosa che Raiuno decida di fare un programma sulla cultura e offra a me l’opportunità di rendere intellegibile qualcosa che potrebbe sembrare difficile quando ci sono persone molto più titolate di me a parlare di arte”. Sulla possibilità che il suo rapporto con Rai1 possa continuare, la Cucciari non si sbilancia: “per ora, siamo ai preliminari. Siamo al primo appuntamento. Del resto, Sanremo sappiamo già chi lo condurrà”.
E la presenza in una stessa serata di due programmi sperimentali viene sottolineata anche dal direttore di Raiuno Giancarlo Leone: “La Rai ha un pubblico diverso da una rete tematica e le cose vanno sperimentate. In questo caso sperimentiamo anche noi stessi, ‘Dopo tutto non è brutto’ è una sfida molto importante e culturalmente elevata per una rete come la nostra in cui certi temi si affrontano raramente. Perciò una media di share del 10% sarebbe già molto soddisfacente perché tutto quello che succederà ci servirà per testare questo tipo di prodotto. Raiuno sta andando bene, è l’unica tra le reti generaliste a crescere in ascolti perciò possiamo permetterci di sperimentare e abbiamo il dovere di farlo. E, poi, non è detto che un cattivo risultato di ascolto sia necessariamente un giudizio negativo sul programma”.