Con lo stile apparentemente ironico e leggero che ne ha caratterizzato finora la conduzione, la Cucciari se ne va a spasso per strade, monumenti, musei, chiese della città partenopea. Ufficialmente lo scopo del programma a metà strada tra l’arte, il turismo e la comicità, è la ricerca di nuove, inattese, segrete dimensioni del bello nell’arte- Nelle precedenti due puntate, i due conduttori hanno cercato di mostrare come opere, da sempre considerate secondarie, nascondano invece una bellazza mai sottolineata precedentemente.
La strana coppia Geppi-Bonami, tenterà, anche a Napoli, di sfatare i luoghi comuni che rendono complicato e irrisolto il rapporto del pubblico con la straordinaria ricchezza artistica custodita nel nostro Paese, si parli d’arte classica, di contemporanea, di architettura, urbanistica o di spazi espositivi. Restituire a tutti coloro che si pongono di fronte ad un’opera d’arte, il piacere di un rapporto diretto con l’arte stessa, secondo il proprio gusto e il proprio istinto.
A Napoli in particolare, l’esplorazione di Bonami e Cucciari seguirà un percorso non lineare, spaziando tra capolavori del passato e proposte del presente: da Caravaggio e Luca Giordano al Pio Monte della Misericordia a una visita al Madre, nuovo Museo d’Arte Contemporanea pieno di fascino. Si procede poi con visite che spaziano dal Cristo Velato alla Cappella San Severo, alle “stazioni dell’arte” della metropolitana partenopea, con artisti come Kentridge o Clemente, dal Museo di Capodimonte con le opere di Artemisia Gentileschi, alle foto di una Napoli lunare scattate da Mimmo Iodice.
Come sempre sulle strade di Napoli i due conduttori incontreranno molti personaggi legati alla città. A loro il compito di spiegare il proprio punto di vista sui capolavori esaminati e di svelare il rapporto che hanno con la città stessa. Tra questi ci saranno l’attore Vincenzo Salemme, l’allenatore del Napoli calcio Rafa Benitez, il giovane artista Lorenzo Scotto di Luzio e il grande scrittore Raffaele La Capria. Dall’alto della sua maestria di scrittore, La Capria si trasforma, per i conduttori, in una sorta di guida spirituale, spiegando loro l’inimitabile magia di una “bella giornata” in riva al Golfo di Napoli, quando anche la vita ordinaria prende i riflessi dell’arte.