Un due e tre, forse, si può definire il primo varietà importante trasmesso dalla Rai. Infatti andò in onda quando l’emittente televisiva di stato italiana muoveva i primi passi, sull’unico canale televisivo, il Programma Nazionale, dal 19 gennaio 1954 al 2 agosto 1959.
Il varietà, che ha avuto sei fortunate stagioni di programmazione, basato su sketch e parodie di inchieste documentarie all’epoca assai in voga (un esempio per tutti, la condizione femminile in rapporto al lavoro o sul viaggio nella valle del Po, alla ricerca di cibi genuini, condotta da Mario Soldati), contribuì a far conoscere al grande pubblico la comicità di Raimondo Vianello e Ugo Tognazzi.
La prima serie di Un due e tre si sviluppò in 20 puntate trasmesse dal 19 gennaio 1954 al 24 febbraio 1955. I due protagonisti dello show, Ugo Tognazzi e Raimondo Vianello, davano vita ad una serie di siparietti comici, affiancati da ospiti e, come conduttori, attori come Mario Carotenuto, Riccardo Billi e Mario Riva. Fra gli ospiti del programma figurò anche l’attore di teatro Franco Besozzi. La trasmissione, registrata in bianco e nero, è diventata un oggetto di culto all’interno del mondo televisivo, tanto da essere spesso citata in altre trasmissioni rievocative dell’epoca pioneristica della televisione italiana.
Una seconda serie fu poi trasmessa, sempre sul Programma Nazionale, in sei puntate,dal 28 luglio al 20 ottobre del 1955. In questa serie ai due comici si affiancò come conduttore Corrado.
Nella stagione televisiva 1956 Un due e tre andò in onda in dieci puntate tra il 28 luglio ed il 29 settembre. A Tognazzi e Vianello venne affiancato il clown svizzero Grock.
La quarta e quinta stagione – rispettivamente undici puntate messe in onda dall’8 giugno al 24 agosto 1957 e quindici puntate trasmesse tra il 20 aprile ed il 3 agosto 1958 – avevano come autori Giulio Scarnicci e Renzo Tarabusi.
La fortunata trasmissione, che servì come trampolino di lancio per comici del calibro di Raimondo Vianello ed Ugo Tognazzi, che avrebbero poi avuto altre trasmissioni televisive dove evidenziare le loro capacità di validi e bravi attori, si concluse nella stagione televisiva del 1959 e fu prematuramente interrotta il 25 giugno del 1959 quando il duo Tognazzi – Vianello decise di mettere in burletta un incidente occorso la sera prima sul palco d’onore del Teatro alla Scala: il Presidente della Repubblica dell’epoca, Giovanni Gronchi, a causa della disattenzione di un collaboratore che non gli aveva avvicinato la sedia, cadde a terra nel sedersi a fianco del Presidente della Repubblica Francese De Gaulle, allora in visita ufficiale in Italia. La scena era stata teletrasmessa in diretta, ma l’accaduto era stato rigorosamente taciuto dai principali organi di informazione. Il duo ripeté la scena in televisione. Vianello tolse la sedia da dietro a Tognazzi che stava per sedersi e gli disse: “Ma chi ti credi di essere?”. Tognazzi, seduto sul pavimento, allargò le braccia rispondendo: “Tutti possono cadere!”. La scena venne accolta dal pubblico in studio con una fragorosa risata, ma i vertici della Rai furono di opinione diversa. Al rientro nei loro camerini i due attori trovarono le buste che contenevano le lettere di licenziamento. La sera stessa Ettore Bernabei aveva decretato la cancellazione della trasmissione dalla programmazione televisiva ed anche il direttore del Centro di produzione televisiva di Milano venne cacciato.