Inizialmente l’account ufficiale di Rai Uno aveva lanciato due hashtag, #60anniRai e #60annidiTV, per cui i primi messaggi si sono un po’ dispersi, per poi convergere sul primo e, poi, finire tra i trending topic, per la precisione al quarto posto.
A ricordare l’appuntamento aveva pensato Fiorello, scrivendo che Techetechetè non si può perdere.
A programma iniziato, qualcuno ha notato che la ricorrenza meritava qualcosa in più rispetto alla riproposizione di filmati, in alcuni casi, già visti e rivisti. Qualcun altro ironizzava notando che la tv di ieri, è il meglio della tv di oggi oppure che, con 60 anni di contributi, si può andare in pensione.Altri addirittura cinguettavano: auguri tv, dopo 60 anni da maestra sei diventata ignorante.
In generale comunque, nonostante lo scetticismo di alcuni sulla mega replica, ha prevalso la nostalgia per un’epoca in cui la televisione sapeva intrattenere con garbo ed educare. L’effetto amarcord sembrerebbe aver fatto presa su un pubblico che molti di quegli sketch li aveva visti e vissuti.
Ovviamente su Twitter c’erano anche alcuni addetti ai lavori a commentare. Christian Pradelli de Il Giornale scriveva ottima scelta di non fare un programma ad hoc: selezione accuratissima, mai banale.
Col telecomando puntato su Rai Uno anche la firma del Corriere della sera Pierluigi Battista, che ha twittato per tutta la serata. Il giornalista ha apprezzato in particolare Mastroianni al Musichiere, Mastroianni con il Quartetto Cetra. Gigante.
Ancora una giornalista, stavolta di Sky, Federica De Sanctis: Guardi #60anniRai e capisci come e quanto è cambiata la tv e l’Italia. Bravi!, mentre è scettico Domenico Naso, che si occupa di tv per Il Fatto Quotidiano: Davvero non si poteva organizzare niente di meglio per celebrare i 60 anni della Rai? Ste techetechete hanno stufato di brutto.
Angelo Mellone, dirigente responsabile di alcune trasmissioni di Rai Uno: Storia d’Italia, incantevole. Silvia Motta, autrice tv esperta in ascolti è convinta che il programma può ricordarci chi siamo e da dove veniamo. Soprattutto quando la tv è stata arte e poesia.
Sabrina Salerno ha ringraziato per essere stata inserita nel montaggio e Silvia Salemi, reduce da Tale e Quale Show ha osservato che in pratica la Rai fa parte della nostra vita. Infine Georgia Luzi, ha riservato parole di ammirazione per Gloria Guida: nel 1977 era uguale a oggi.Incredibile.
I 60 anni della tv: le reazioni di Twitter
4 Gennaio 2014
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