La presenza della Arcuri su Rai1 alla vigilia dell’esordio sulla principale rete concorrente, è a dir poco singolare. Ancor più singolare è l’averla collocata addirittura in apertura, prima del più noto personaggio Rai del momento Carlo Conti. Il che la dice davvero tutto sulle “sinergie” Rai-Mediaset.
Come se non bastasse arriva un video del collega Gabriel Garko che ha confessato quanto fosse rimasto colpito dalla bellezza della Arcuri la prima volta in cui l’ha vista.A questo punto Giletti ha chiesto se ci fosse stata passione o meno tra i due, e la confessione è arrivata: «ci siamo frequentati». La chiacchierata è poi tornata su lidi professionali, quando Giletti ha ricordato la prima vera delusione lavorativa della donna: aver perso la parte per Il Postino, ruolo poi andato a Maria Grazia Cucinotta.
Sono infine stati ripercorsi alcuni momenti della carriera della Arcuri, da Viaggi di nozze di Carlo Verdone (1995) al Festival di Sanremo (2002), senza tralasciare la famosa statua di Porto Cesareo a cui è stato in seguito aggiunto il cane Romoletto.
Dopo un volto Mediaset, è stata la volta di Carlo Conti. Il successo di Tale e Quale Show è onnipresente su Rai 1: la rete sembra volerne sfruttare l’onda il più possibile. L’intervista infatti, converge per la maggior parte proprio sul programma, con alcuni filmati dietro le quinte, in particolare sui maghi del trucco.
Come prevedibile, se si parla di Carlo Conti sono immancabili Leonardo Pieraccioni e Giorgio Panariello, che registrano un paio di messaggi. In particolare Pieraccioni definisce l’amico «un Maradona e Pelé della presentazione», mentre gli alti ascolti sono da attribuire alla bravura dello staff di truccatori e costumisti, oltre alla capacità dei protagonisti, che sono riusciti a non trasformarsi mai in personaggi carnevaleschi.
Terzo ospite, Placido Domingo, che da piccolo sognava di raggiungere la fama mondiale come calciatore, e invece l’ha ottenuta come tenore.
In promozione per il disco in cui ha interpretato tutto Verdi, il tenore parla dell’amicizia con Pavarotti, dell’amore per la moglie, della passione per il Real Madrid ( di cui mostra orgoglioso al cover del telefono).
Un aneddoto curioso: da ragazzino, suo compagno di squadra era Gonzales, che ha segnato all’Italia in una partita contro il Messico.
La conclusione è sulla paura del domani e isul suo rapporto con la fede: «Certamente c’è un Dio, altrimenti da dove veniamo? Lui sa già cosa faremo, ma ci lascia la scelta».
Infine, ultima ospite di puntata, Catena Fiorello, scrittrice. La prima domanda è quanto sia difficile essere la sorella di, poi si passa all’ultimo libro scritto; lei risponde che le case editrici non decidono di pubblicare solo perché si è parenti di qualcuno ed invita a leggere la sua ultima fatica “letteraria”
Il libro comunque si chiama Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e ricorda l’infanzia della donna. La Fiorello racconta la sua famiglia, le difficoltà di arrivare a fine mese, il padre finanziere che il 20 del mese finiva i soldi, la madre che si ingegnava per tirare avanti cucinando le melanzane in una varietà di modi diversi.
Siccome, per quanto possa esser scrittrice, il cognome di Catena è comunque Fiorello, vediamo numerosi filmati dell’altro Fiorello, Rosario. Di fatto Giletti ne ha approfittato per avere Fiorello in trasmissione, ma Catena non è sembrata a disagio.
Finisce qui un’altra puntata festiva de L’Arena. Dalla prossima settimana si torna all’attualità politica.