Eroi moderni e spesso soli. Proprio come Il commissario (martedì 7 e mercoledì 8 in prima serata) interpretato da Emilio Solfrizzi, ovvero Luigi Calabresi, il vice-responsabile della squadra politica della questura di Milano, assassinato sotto casa il 17 maggio 1972. Seguirà Il giudice (martedì 14 e mercoledì 15) con Alessandro Preziosi nel ruolo di Mario Sossi, il sostituto procuratore rapito a Genova il 18 aprile 1974 dalla Brigate Rosse. E infine L’ingegnere (lunedì 27 e martedì 28) con Alessio Boni nel ruolo di un dirigente di nome Giorgio Venuti, inventato dagli sceneggiatori per rievocare la “marcia dei 40.000” del 14 ottobre 1980, autentica svolta nella lotta sindacale impressa da impiegati e quadri della Fiat stanchi del clima d’odio imperante. Questo dirigente scopre il coinvolgimento della figlia in una banda di terroristi.
Nel primo capitolo, dedicato al commissario Calabresi, Luisa Ranieri veste i panni della vedova Gemma. Ma per tutti gli episodi il regista Graziano Diana ha voluto riunire un cast di nomi cari agli appassionati di fiction, come Giulia Michelini (Squadra antimafia), Anna Safroncik e Paola Pitagora (apparse ambedue ne Le tre rose di Eva), Stefania Rocca (Una grande famiglia), Christiane Filangieri (I Cesaroni 6), Enzo Decaro (Provaci ancora prof). Ennio Fantastichini sarà invece nel 2° episodio il procuratore generale Francesco Coco, ucciso dalle Br l’8 giugno 1976 e amico di Sossi.
Gli anni spezzati vuole essere soprattutto la foto di un’epoca archiviata troppo frettolosamente insieme a tante domande senza risposte.
Il commissario 1° parte in onda il 7 gennaio – A Milano, nel 1969, Claudio (Emanuele Bosi), militare di leva, fa parte della squadra del commissario Luigi Calabresi (Emilio Solfrizzi) che sta indagando sul terrorismo. Il commissario “utilizza” Claudio sotto copertura, facendolo infiltrare negli ambienti anarchici milanesi. Il 12 dicembre, una bomba esplode all’interno della Banca Nazionale dell’Agricoltura di Piazza Fontana a Milano. E’ una strage, 17 morti ed 88 feriti, e la città è nel terrore.
Il commissario 2° parte in onda l’8 gennaio – Le indagini sulla bomba alla Banca Nazionale dell’Agricoltura portano il commissario Calabresi a fermare Giuseppe Pinelli, noto negli ambienti anarchici della città. Dopo tre giorni di serrati interrogatori, Pinelli precipita in circostanze mai chiarite da una finestra della Questura, durante un interrogatorio legato alla strage di Piazza Fontana, perdendo la vita. Un malore? O Pinelli è stato gettato volutamente dalla finestra? I sospetti e le polemiche infuriano ferendo profondamente il commissario Calabresi, ritenuto responsabile dell’accaduto. Insultato e minacciato per anni, il commissario respinse tutte le accuse ma si trovò sempre più isolato. Il 17 maggio 1972, Calabresi viene ucciso con due colpi di pistola, mentre esce dalla sua abitazione milanese.
Intervistato sul set, Emilio Solfrizzi ha rilasciato questa dichiarazione: “Le nuove generazioni sanno poco della storia moderna del Paese. Il mio episodio è una pagina che sembra non conoscano: credo sia importante spiegarla anche attraverso un film tv a cui tengo moltissimo e abbraccia il periodo tra l’attentato di Piazza Fontana e l’omicidio di Calabresi”.