Le 8 nuove proposte sono: Diodato con il brano Babilonia, Filippo Graziani (figlio del mai dimenticato Ivan Graziani) con il brano Le cose belle, Rocco Hunt con Nu Juorno Buono, The Niro con 1969, Veronica De Simone con Nuvole che passano, Zibba con Senza di te. Da Area Sanremo sono stati selezionati: Bianca con Saprai e Vadim con La normalità.
Tutti e 8 hanno alle spalle un più o meno ricco curriculum di concerti in tournèe per l’Italia e prime esperienze discografiche.
Nel corso della conferenza stampa tutti si sono presentati, hanno raccontato le loro esperienze, ma alcuni hanno impressionato sia per loquacità che per timidezza. La prima che ha colpito noi giornalisti è stata Veronica De Simone, una simpatica ragazza toscana di 24 anni con una faccetta da far tenerezza, grintosa nel cantare, ma impacciata e timida nel parlare di sé. “Sono stata fin da piccola una grande ascoltatrice di musica. Il mondo in cui mi rifugiavo e sognavo era quello musicale, ma non avevo mai pensato di cantare. I miei punti di riferimento che mi hanno ispirata e cresciuta musicalmente e umanamente sono da sempre Jeff Buckley, Ray Charles, Marvin Gaye, Bob Marley, Led Zeppelin, Mia Martini e Fabrizio De Andrè”. Questa ragazza bionda ha esordito televisivamente a The Voice, scoperta da Raffaella Carrà, che è rimasta colpita dalla sua voce. E anche Veronica ha ammesso che “quando canto riesco a trasmettere tutte le emozioni che io stessa provo, la mia voce cerca di essere una comunicatrice dell’anima. Le persone che ascoltano percepiscono queste mie emozioni. Quando comincio a cantare sento dentro la pancia un’esplosione atomica, poi mi lascio andare e tutto diventa magia”.
Un altro giovane che ha incuriosito gli addetti ai lavori è stato Zibba, di origine ligure, una delle più interessanti realtà del nuovo cantautorato italiano, in bilico tra il roots rock e la poetica dei grandi cantautori, altalenando tra echi jazz e ritmi in levare. Ricco il suo curriculum per aver scritto per Eugenio Finardi, Cristiano De Andrè, partecipato a brani con Federico Zampaglione. Nel dicembre scorso ha scritto, con Tiziano Ferro, la canzone La vita e la felicità, cantata da Michele Bravi, vincitore della settima edizione di X Factor. “Per il prossimo Sanremo avevo prima scelto una canzone, poi l’ho cambiata con il brano Senza di te. Si parla d’amore, di costruire una famiglia, di andare avanti con buoni propositi. E proprio in questi giorni diventerò padre di un maschietto, già lo so. Questa canzone la sentivo più vicina al mio stato d’animo attuale. E poi una canzone d’amore al Festival è la morte sua. Contrariamente a ciò che ha dichiarato Veronica secondo la quale il talent rappresenta la gavetta per venir fuori, essere apprezzato, io credo, invece che il talent è una delle tante esperienze che un cantante deve fare, ma guai a parlare di gavetta”.
Un altro giovane che ha interessato gli addetti ai lavori è stato senz’altro Rocco Hunt, giovanissimo, appena 19 anni, di Salerno, ma già con un seguito di fan che lo segue. “Amo tutte le canzoni napoletane, ho i vinili di Sergio Bruni, famoso cantante del passato, e nelle mie canzoni molti ci si ritrovano. La mia canzone, Nu Juorno Buono, vuole essere un brano di speranza. Un giorno migliore può arrivare per tutti, quando meno te lo aspetti”.
Conosceremo meglio, comunque, queste otto nuove proposte nei giorni a venire. Sanremo è alle porte. Di loro ne sentiremo ancora parlare.