Insieme formarono una coppia artistica formidabile. Grazie alla loro magistrale bravura, quei sabati sera la Rai mise in scena un programma innovativo totalmente dedicato alle imitazioni di personaggi famosi, arricchito da balletti ed ospiti illustri.
Con i testi dell’accoppiata vincente Antonio Amurri e Dino Verde, la regia di Eros Macchi, le scenografie di Tullio Zitkowsky, i costumi di Corrado Colabucci, le coreografie di Don Lurio e l’orchestra diretta da Enrico Simonetti, Forrmula Due ebbe un successo notevole: fu premiato da un ascolto medio di 21,8 milioni di telespettatori a puntata, risultò il programma più seguito del 1973. Il varietà fu registrato in via sperimentale a colori, ma trasmesso in bianco e nero, poiché nelle case degli italiani il colore arriverà solo nel 1977.
Per questo spettacolo del sabato sera, Noschese mise a disposizione di Loretta Goggi il suo archivio personale di imitazioni e la showgirl accettò di diventare allieva perché si rendeva conto che solo provando accanto a quel mostro di bravura poteva migliorare il suo talento naturale e diventare ancora più brava. Loretta Goggi si trasformò in tutte le dive italiane e straniere amate dal grande pubblico: imitò Greta Garbo, Barbra Streisand, Amalia Rodriguez, Glenda Jackson, Wanda Osiris. Con Noschese raggiunse il massimo livello di perfezione imitando celebri coppie: Josephine Baker e Maurice Chevalier, Nilla Pizzi ed Achille Togliani, Liz Taylor e Richard Burton, Sophia Loren e Carlo Ponti. Ogni puntata diventava una gara di bravura, un susseguirsi di gag, ritratti e personaggi che entravano ed uscivano da una porta girevole. Questo sodalizio si rivelò veramente ottimo.
Formula Due ha rappresentato il punto di incontro di due brillanti artisti, Loretta Goggi, reduce dai successi di Canzonissima 1972 con Pippo Baudo, l’ultima collocata nei palinsesti del sabato sera, e lanciatissima nel firmamento televisivo ed Alighiero Noschese, uno dei personaggi più noti di allora che iniziava, al contrario, la propria parabola discendente, terminata tragicamente quel 3 dicembre 1979 quando in una clinica romana si suicidò in preda ad una crisi depressiva, di cui il comico soffriva di frequente.
La sigla di testa della trasmissione era la divertente Molla tutto, cantata e ballata da Loretta Goggi, mentre quella di coda era Per dire ciao, un tema musicale eseguito al pianoforte da Enrico Simonetti.