La nascita del programma, attualmente arrivato alla sua 38° edizione (condotto da Massimo Giletti, prima, con la sua Arena e poi da Mara Venier), era dovuta all’austerity voluta in quegli anni dal governo italiano per via dei grandi rincari petroliferi decisi dai paesi arabi negli anni ’70: dopo il boom economico, tra le famiglie italiane, era diventata un’abitudine quella di fare, proprio di domenica, delle scampagnate o gite fuori porta con l’automobile. Fu quindi incaricata la Rai di creare un programma che convincesse la gente a passare i pomeriggi domenicali in casa invece che di uscire prendendo l’automobile. Fu così che la tv pubblica ideò questa trasmissione che copriva l’intera fascia pomeridiana della domenica durando per ben sei ore. Come dicevamo, fu una novità assoluta nel panorama televisivo italiano dove tutte le trasmissioni televisive di qualsiasi genere, sia di prima e seconda serata, del day-time, fino ad allora non superavano mai i sessanta minuti di durata.
Il varietà andava in onda in diretta su Raiuno, per sei ore consecutive, inframmezzate dalla programmazione della rete, cioè da vari telefilm, lo spazio della Lotteria Italia (Chi? nel 1976 e Secondo voi nel 1977 condotti da Pippo Baudo, Io e la Befana nel 1978, condotto da Sandra Mondaini e Raimondo Vianello), un programma musicale rivolto ai giovani (Discoring), eventi sportivi come il secondo tempo della partita di calcio più importante della giornata e poi la rubrica 90° minuto condotta dal giornalista sportivo Paolo Valenti.
Corrado tenne a battesimo le prime tre edizioni di Domenica in. Dal 1979 subentrò Pippo Baudo, che seppe far fruttare al meglio il proprio apporto, continuando sulla scia del predecessore ma apportando nel corso degli anni molte novità, specialmente nell’introduzione di maggiori appuntamenti, che dopo sette anni riuscirono a ridurre la programmazione della rete all’interno del contenitore.
Alla fine degli anni ’80, Domenica in divenne un varietà come gli altri, eccettuata la lunghezza, diviso in due parti: pomeridiana e preserale, inframmezzata da 90° minuto. A partire dalla metà degli anni ’80 era iniziata anche la contro-programmazione di Canale 5 al contenitore di Raiuno, prima con Buona Domenica dal 1985 al 1988 e dal 1991 al 2008 con Questa domenica, fino in questi ultimi anni con Domenica Cinque.
Memorabile fu l’edizione 1985-86, condotta per la prima volta da un giornalista professionista, Mino Damato, incentrata meno sul varietà e più sull’attualità. Il conduttore si occupò dell’approfondimento dei fatti più importanti della settimana accaduti in Italia e all’estero. Era presente, comunque, anche una parte d’intrattenimento, affidata ad Elisabetta Gardini, che curava i giochi telefonici ed intervistava personaggi famosi, al Trio formato da Anna Marchesini, Tullio Solenghi e Massimo Lopez, protagonisti di memorabili sketch comici. In quella edizione partecipò anche Gina Lollobrigida, in qualità d’intervistatrice d’eccezione di note personalità italiane ed internazionali, poi parodiate dal Trio. Memorabile la camminata sui carboni ardenti fatta da Mino Damato nel corso di una delle puntate. La prima conduttrice donna del contenitore è stata Raffaella Carrà, nell’edizione 1986-87, mentre la presenza femminile che ha condotto più edizioni è stata Mara Venier, che fu soprannominata la signora della domenica.
Dal 1987 al 1991 il programma fu diretto dal regista Gianni Boncompagni, che modificò la scenografia, che divenne una terrazza affacciata sul mare, introdusse il gioco telefonico del Cruciverbone, ma soprattutto riempì lo studio con cento ragazze, le ragazze pon pon, che fungevano da pubblico e da soubrette del programma. Conduttori delle edizioni targate Boncompagni sono stati: Lino Banfi e Toto Cutugno (1987-88), Marisa Laurito (1988-89), Edwige Fenech e Pupo (1989-90), Gigi Sabani e Simona Tagli (1990-91).
Tanti sono stati i conduttori di Domenica in: Fabrizio Frizzi, Giancarlo Magalli, Tullio Solenghi, Amadeus, Iva Zanicchi, Antonella Clerici, Paolo Bonolis, Paolo Limiti.