L’apertura però, è stata affidata all’attualità politica. Promettendo di seguire quanto sta accadendo a palazzo infatti, il primo servizio riguarda il sindaco di Firenze: diventerà premier?
In studio la giornalista Francesca Barra, Gianfranco Librandi (Scelta Civica) Laura Ravetto (Forza Italia), Stefano Zurlo (Il Giornale),Nicola Molteni (Lega Nord). In collegamento Emiliano Liuzzi del Fatto.
La conduttrice rispolvera subito la partecipazione di Renzi a La Ruota della Fortuna e un’intervista che le aveva rilasciato qualche tempo fa, parlando a lungo dell’amore per la moglie, sposata a soli 24 anni.
Segue quindi un ritratto della futura «first lady», donna forte che sostiene il segretario del Pd mantenendosi però defilata, senza porsi al centro dell’attenzione.
Chiusa la parentesi Renzi, si cambia argomento. In studio entra Vannoni, ideatore del metodo Stamina.
Lui ovviamente dichiara che la sua «metodica è scomoda per tanti», e che finora i farmaci esistenti sono palliativi.
La D’Urso comunque, mostra anche alcuni malati che contestano la cura, ma è chiaro che in studio servirebbe un esperto in materia. Un momento di tv discutibile, ma mai quanto quello che succederà di lì a poco.
Arriva infatti Raffaele Sollecito, condannato a 25 anni per la morte di Meredith Kercher. La D’Urso gli concede uno spazio di un’ora circa, in cui lui dichiara di non aver mai visto Rudy Guede, di aver fumato appena uno spinello e, soprattutto, di aver conosciuto Meredith appena una settimana prima.
«Con Meredith -racconta- c’era un rapporto di rispetto, buongiorno e buonasera, niente di più». Poi aggiunge: «L’accusa mi deve spiegare perché non c’è una traccia di sangue di Meredith su di me o a casa mia o su qualcosa di mio; la prima volta che ho visto la scena del delitto era in fotografia».
Vediamo, a questo punto, alcuni momenti del processo.
La conduttrice cerca di scoprire se è fidanzato, virando verso il gossip, fino a quando lui non condivide con il pubblico il momento in cui è venuto a sapere della condanna. Questo il quadro: in Austria, in mezzo a una tempesta di neve, la sentenza ascoltata alla radio, il confine ormai varcato; in pratica, la sceneggiatura di un film.
Spiace dirlo, ma certe interviste fanno persino rimpiangere le famigliole in studio; un condannato per omicidio è aberrante anche più delle porno- domeniche.
Congedato Sollecito, entra Claudia, la «terza incomoda» tra il calciatore Maxi Lopez e Wanda Nara. Così, con nochlance, si passa dall’omicidio al gossip.
Segue Anna Falchi, alle prese con la sua vita da mamma e un servizio che sciorina tutti gli ex.
Si conclude con un leit motiv di Domenica Live: Maradona, che è venuto in Italia ma non ha incontrato il figlio. Pare inoltre che stia per nascere, D’Urso dixit, un altro «Dieghino Armandino».
Appuntamento a domenica prossima.
Domenica live: Sollecito nuovo “zio Michele”?
16 Febbraio 2014
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