Le sue performance fatte di crocifissioni e la provocazione secondo cui Gesù è gay non sono infatti piaciute ai cattolici e ancor meno piace che la sua esibizione sulla rete Rai possa essere pagata con i soldi del canone.
Per non parlare del fatto che questa performance avverrà nella maggiore manifestazione televisiva e dinanzi ad un pubblico di milioni di spettatori, tutti utenti Rai. Il gruppo riunito dinanzi ai cancelli della Rai è piuttosto sparuto: al netto di fotografi, giornalisti e curiosi, circa una trentina di rappresentanti. Hanno in mano rosari, immagini sacre e croocifissi. Recitano Pater noster e Ave Maria: la prima preghiera, specificano è di “riparazione per questo cantante”“. Il servizio pubblico, sostengono, dovrebbe portare nelle case dei telespettatori,messaggi positivi e non negativi.
L’ultimo pater noster lo recitano tenendosi per mano, come fossero in Chiesa, dopo il segno della croce, urlano Viva Gesù Cristo. Prima di iniziare a parlare, Roberto Rastelli, rappresentante dei Papa boys ci tiene a sottolineare che il gruppo non vuole rilasciare interviste al quotidiano Repubblica e al suo sito.E spiega: “questa iniziativa nasce per denunciare sia una grave blasfemia, sia la mania di imporre l’omosessualità come fossimo in un regime. L’invito di Rufus è l’ennesima prova di questo sistema anticristiano: i soldi pubblici vengono usati per offendere i cpntribuenti”.
Elena Bastozzali invece, è preoccupata per i giovani a cui i media rivolgono in continuazione messaggi volgari: il rischio, dice, è che crescano senza un’educazione interiore- Sanremo è espressione della cultura italiana, perciò non può trascurare questo aspetto.
Paolo Canali, anche lui fervente Papa boy, è arrivato da Jesi per sostenere la protesta. Cita San Paolo e non nasconde la sua convinzione: “oggi noi siamo gli apostoli della nuova evangelizzazione, per far scoprire che esiste la gioia”. Esorta a rileggere le sacre scritture: “In questa epoca si salverà l’amore per Cristo che si è sacrificato per noi. Riguardo all’artista americano, non ha dubbi: “non sappiamo ancora cosa farà sul palco dell’Ariston ma sappiamo quello che ha già fatto in passato, e le immagini saranno oltre la pornografia, ancora più gravi”
{youtube}hRO5heFQh4o{/youtube}
Alla nostra osservazione che Rufus ha cantato la colonna sonora di Shrek che era proprio Alleluja, lui ha risposto “si sa che l’animanzione è piena di simboli massonici”.
Canali prosegue: negli anni ’60 la Rai ha censurato il brano Dio e morto di Guccini, eppure il testo si limitava a dire che Dio è morto per tre giorni, il che è semplice teologia. Perchè ora questo cambio di rotta? Chiediamo il rispetto del sentimento religioso sancito dalla Costituzione italiana. Se, conclude, un’istituzione non tutela le minoranze, è logico che si debba dimettere.
La protesta si è svolta tranquillamente ed è durata circa mezz’ora, con la presenza di mess media che ne hanno raccolto le dichiarazioni.
La risposta, però, ai Papa boys l’ha già data Giancarlo Leone nella conferenza stampa di presentazione d Sanremo 2014, svoltasi proprio oggi: Rufus canterà soltanto canzoni del suo migliore repertorio, un brano dei Beatles, Across The universe, e Cigarette and Chocolate Milk. E, assicura il direttore di Rai1, non ci saranno trasgressioni.