La puntata, prevista per le 23.45, è slittata di mezz’ora circa, trasformando questo «festival dello scontrino» in un vero e proprio «cenone»: il conduttore ha aperto la serata ironizzando così sull’orario di inizio ma, soprattutto, quello d’arrivo della trasmissione.
La stessa presenza di Freccero è stata relegata verso le due di notte, una collocazione oraria che non rende giustizia a un maestro della tv qual è l’ex direttore di Raiquattro.
Negli ultimi tempi Freccero lo vediamo frequentemente ospite nei talk televisivi per le sue opinioni politiche vicine al Movimento 5 Stelle, ma l’intervento nel programma di Chiambretti costituiva il suo ritorno sugli schermi Mediaset.
A notte fonda, al rientro in studio dopo il break pubblicitario, il conduttore ha ricordato l’uscita nelle sale di Godzilla, nuova versione della creatura giapponese nata nel 1954 e poi protagonista di diversi remake. In diretta dalle poltroncine rosse di un cinema di Roma insieme ai suoi studenti, Chiambretti ha dunque aperto il collegamento con lo studioso; tema dello scambio che ne è seguito, è stato la mostruosità della tv e dei politici che monopolizzano i vari salotti.
La televisione è immagine, e si nutre del brutto: «La tv -sostiene Freccero- mostra anche gli scarti; l’eccesso è legato ad essa»: in questo senso il medium si nutre di certe figure politiche, mettendole ancora di più in evidenza.
«La tv -prosegue- ha sostituito alla cultura il culto, che è qualcosa di eccessivo, non di canonico»
Chi sono allora i mostri di oggi in politica? Fondamentalmente, chiunque alzi i toni, perché «più il politico accentua le brutture del Paese, più ha risonanza».
L’ultima domanda è una scelta al femminile: meglio la ministra Boschi o Juliette Binoche? L’ospite non ha dubbi: assolutamente la seconda.
L’intervista si chiude qui, dopo un breve lasso di tempo, specie se paragonato ai lunghi spazi riservati ai calciatori Mattia Perin e, nella puntata precedente Ciro Immobile, anche loro non presenti in studio ma collegati da due ristoranti.
La trasmissione può quindi proseguire con la sua vendita di «humani» dalla doppia vita, le finte telefonate, la centralinista Clizia e il direttore Cristiano Malgioglio. Intanto, l’artista Tom Porta ha realizzato un dipinto ispirato a Twitter; in chiusura, Belén Rodiguez legge un passo di Tolstoj e poi si dimena su un letto a suon di Jennifer Lopez.
E se qualcuno non fosse ancora stato messo a dura prova dalla lentezza del supermarket di Chiambretti, subito dopo va in onda Shameless.