L’appuntamento si inquadra nel trend dell’emittente e potrebbe essere considerato quasi un prequel de Il Boss delle cerimonie, il programma che ha portato in video i matrimoni più singolari e sfarzosi di una parte della tradizione napoletana.
Punto di partenza è: anche la proposta di matrimonio perfetta è diventata una gara all’originalità, al divertimento e alla sorpresa. Nella nuova serie vedremo i modi più emozionanti per chiedere… “vuoi sposarmi?” o, meno tradizionalmente “will you marry me?”
A mettere sulla buona strada timidi giovanotti o manager in carriera ci pensano Daisy Amodio e Tiffany Wright, imprenditrici professioniste e organizzatrici di eventi. Saranno loro ad aiutare l’impacciato e indeciso innamorato di turno a porre la fatidica domanda in maniera sensazionale, unica, romantica e indimenticabile per la futura sposa. Tiffany è una vera esperta di relazioni e romanticismo e Daisy ha trascorso gran parte della sua vita organizzando appuntamenti romantici e matrimoni. Le vedremo lavorare con alcuni protagonisti per pianificare la dichiarazione d’amore indimenticabile.
La proposta di matrimonio, in molti casi rischiosa, è universalmente riconosciuta come un momento importante ed è un evento che cambia la vita. Oggi le celebrità hanno inaugurato la tendenza di proposte sensazionali, con tocchi di classe, sfarzosi e glamour. Tiffany e Daisy aiutano uomini normali a realizzare singolari e inimmaginabili dichiarazioni d’amore e in ogni episodio assicurano sorprese e colpi di scena.
Da un coro di 100 persone ad una nuotata al chiaro di luna con i delfini, fino ad un flash mob sulla London Eye e ad una danza coreografica sul ghiaccio, le due singolari professioniste trasformeranno i sogni in realtà e costruiranno il contesto perfetto per il fatidico Sì.
Il programma si compone di sei episodi ciascuno della durata di 60 minuti.
Con questo appuntamento Real time ha esaurito tutto il trend matrimoniale, a cominciare dalla scelta dell’abito da sposa e di tutti i preparativi, fino alla cerimonia. Un trend che ha avuto il suo punto più significativo proprio nel contestatissimo docu-reality Il Boss delle cerimonie.