Luigi Pelazza indaga su alcune organizzazioni di trafficanti di esseri umani che rapiscono persone di origine eritrea in Libia per chiedere successivamente un riscatto ai parenti che si trovano in Italia. In particolare, un uomo racconta all’inviato del programma di come suo nipote sia stato rapito dopo essere partito per la Libia e di come i sequestratori gli abbiano chiesto di pagare un riscatto per liberarlo.
Durante l’indagine, Pelazza viene a conoscenza anche di organizzazioni che, una volta che i migranti sono arrivati dalla Libia in Italia, si occupano, sotto il pagamento di ingenti somme di denaro, di portarli clandestinamente in giro per l’Europa. La Iena riesce ad infiltrarsi in una di queste organizzazioni, svelandone quindi il funzionamento, spiegando chi sono le persone che le gestiscono, quali sono i costi che i migranti devono sostenere e i trucchi adottati dai trafficanti di esseri umani per correre meno rischi possibili.
Da qualche giorno molti taxisti a Milano stanno protestando contro Uber, un servizio di auto a noleggio con conducente, fondato da una società di San Francisco, che funziona tramite un’applicazione per smartphone. In particolare, con il nuovo servizio UberPop, chiunque disponga di patente e di un’auto può diventare autista Uber e usare il proprio veicolo per trasportare i clienti. Secondo i taxisti, Uber farebbe loro “concorrenza sleale”, offrendo un servizio tecnicamente simile a quello dei taxi, ma senza la necessità di disporre della licenza. Andrea Agresti si occupa della querelle tra i taxisti e la società californiana Uber, raccogliendo le ragioni di entrambi, e racconta com’è cambiata la mobilità nelle città italiane negli ultimi anni, soprattutto con l’avvento delle tecnologie mobili. La Iena, inoltre, per capire e spiegare il funzionamento del servizio UberPop, diventa lui stesso un autista Uber per qualche giorno.
Matteo Viviani torna ad occuparsi di affidamento di minori e intervista un ex giudice del Tribunale dei minorenni di Bologna, che racconta di come dietro molti affidamenti di bambini ci sarebbero gli interessi da parte dei giudici onorari.
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