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Il primo argomento del quale parlerà Tornatore è il corto girato qualche anno fa per un famoso marchio della grande distribuzione. I telespettatori lo ascolteranno dire: “quando fai una pubblicità c’è sempre qualcuno che storce il naso, ma in questo caso si trattava proprio di un corto, era quasi un piccolo film di 15 minuti. E’ stato estremamente divertente realizzarlo. Quando mi capita di fare una pubblicità o esperienze come questa mi diverto anche a sperimentare mezzi o nuove soluzioni espressive. Poi se qualcuno storce il naso pazienza, non si può accontentare tutti.”
Tornatore, che ha da poco dato alle stampe un libro fotografico dal titolo “Il collezionista di baci”, si sbilancia sugli attori che baciano meglio al cinema “Castellitto quando ha fatto L’uomo delle stelle baciava che era una meraviglia. Io preferisco i baci realistici. Nei miei film i baci sono veri non come quelli dei film anni ‘40 e ‘50, in cui gli attori fingevano anche perché c’erano regole di censura. Fortunatamente questi limiti non li abbiamo più”.
Si riconferma così, con questo prestigioso ospite, la presenza al Chiambretti SuperMarket di protagonisti capaci di attirare l’attenzione del pubblico televisivo. Ieri sera ad esempio, nel salotto di Italia Uno era presente Totò Schillaci, che ha definito la nostra nazionale come una possibile sorpresa di questo Mondiale 2014: “Le possibili sorprese -ha infatti dichiarato- sono Belgio, Colombia e noi: non partivamo favoriti né nell’82 né nel 2006, poi sapete come è andata a finire”.
In una tv in cui non si sa mai a quando slitterà la seconda serata, il market diretto da Cristiano Malgioglio è un appuntamento per sonnambuli di cui non si conosce mai con precisione l’orario di inizio, che può essere alle 23.45 come a mezzanotte inoltrata o, addirittura, ancora più tardi.
Un peccato che il SuperMarket di Chiambretti vada in onda a notte fonda: potrebbe avere un maggiore seguito di pubblico, specie dopo i miglioramenti di ritmo visti rispetto alla puntata di debutto. Gli ospiti, il gusto pop, l’intuizione che nella società tutto può essere venduto, la scenografia curata e l’ironia del conduttore, fanno il resto.
Aperto sette gioni su sette, luogo in cui si vende solo “merce pregiata”, il supermercato della tv italiana è allestito nello studio 11 di Cologno Monzese.