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La notte della Taranta è un festival di musica popolare salentina, che si svolge in differenti comuni della provincia di Lecce e della Grecìa Salentina e si conclude a Melpignano nel mese di agosto. Sono quindici i concerti che si svolgono in altrettante piazze del Salento oltre il concertone finale di Melpignano che, ogni anno, è affidato a un “maestro concertatore” a capo dell’Orchestra Popolare La notte della taranta. Il suo compito è di arrangiare le musiche tradizionali del Salento “contaminandone” i ritmi con quelli di altre tradizioni musicali.
In quest’edizione il maestro concertatore è il poliedrico violoncellista Giovanni Sollima. Dovrà essere lui a reinterpretare i “classici” della tradizione musicale locale in collaborazione con circa trenta musicisti di pizzica e musica popolare, selezionati tra i migliori del Salento.
{module Google richiamo interno} Per l’ultima serata del concertone, sul palcoscenico di Melpignano saliranno nomi prestiosi dell’universo musicale nazionale e internazionale. Ci saranno Roberto Vecchioni, Antonella Ruggiero, Glen Velez, Avi Avital, Bombino, Lori Cotler, Mannarino e i Fratelli Mancuso. Grande spazio sarà dedicato anche ad un gruppo di danzatori diretti dal coreografo Angel Miguel Berna.
La notte della Taranta sarà trasmessa anche in streaming sul sito www.raicinque.rai.it, senza geoprotezione, per permettere di partecipare alla serata agli utenti di tutto il mondo. L’evento si potrà seguire anche sul profilo twitter @raicinque e cercando l’hashtag #Taranta.
Oggi, La notte della Taranta è diventato uno dei più grandi Festival italiani, oltre che una delle più importanti manifestazioni di cultura popolare in Europa. Come abbiamo detto coinvolge tutta la Grecia salentina ed ha la finalità di innestarsi nelle tradizioni musicali della zona riscoprendo e valorizzando la musica popolare e cercando di reinnestarla su altri linguaggi musicali, dal rock al jazz, fino alla musica sinfonica.
Lo sforzo di Rai Cultura che organizza la diretta di Rai5 è finalizzato a portare nelle case di tutti gli italiani il grande concerto di conclusione del festival per far conoscere le tradizioni popolari made in Italy. Questo nelle intenzioni di Silvia Calandrelli, responsabile della struttura.
La notte della Taranta si ispira alle tradizioni della cultura contadina secondo la quale le persone morse dalla Tarantola, le donne in particolare, dimenandosi in maniera ossessiva. potessero essere guarite da una musica particolare con ritmi incalzanti e ripetitivi. Il fenomeno fu studiato dall’antropologo Ernesto De Martino che si soffermò con particolare attenzione sulla musica.
Naturalmente, nella realtà odiena, la musica per esorcizzare i “tarantolati” si fonde con vari lunguaggi musicali in una commistione che dovrebbe rappresentare un elemento di unione e fratellanza attraverso la musica.
Lo scorso anno il concertone fu trasmesso dal canale del digitale terrestre Cielo.