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Il progetto di Sergio Assisi è una commedia ambientata in alcuni dei luoghi più belli di Napoli, tra cui Piazza dei Martiri e il Museo San Martino. La pellicola racconta una storia semplice di alcuni ragazzi del sud che a un certo punto si ritrovano insieme nel tentativo di inseguire i propri sogni e i propri ideali. Nella sceneggiatura si nota molto chiaramente un richiamo alla serie Capri di cui Sergio Assisi è stato uno dei protagonisti e che attualmente è in replica su Rai Uno. Sono soprattutto le riprese dei paesaggi a evocare la nota soap opera interrotta alla terza edizione.
Anche i toni da commedia e i dialoghi abbastanza divertenti, attuali e veloci evocano le atmosfere “capresi”. La pellicola ha ambizioni culturali di non poca importanza e i personaggi del film vivono tutte le contraddizioni della new generation attuale, che al sud sono amplificate dalle naturali condizioni di disoccupazione in cui versano gli under 30. I ragazzi protagonisti sono principalmente tre: Barnaba, Antonio e Sonia. Si incontreranno un giorno per caso e si ritroveranno a fare insieme un percorso di amicizia, ottimismo e anche di amore. Sarà un rapporto che consentirà ad ognuno di trovare la propria strada anche grazie ad una serie di altri personaggi spesso perfino surreali che aiutano i tre protagonisti ad arrivare all’happy ending.
Barnaba è il primo personaggio, tipico napoletano alla soglia dei 40 anni che vive ancora in famiglia, una sorta di bamboccione depresso, disoccupato che non riesce a staccarsi dai suoi genitori. Però è orgogliosissimo di essere meridionale e reagisce in questo modo alla precarietà di un’esistenza che ha in serbo per lui la sorpresa finale. Un giorno Barnaba decide di andare via dalla casa dei genitori, e quando chiude la porta sa che è per sempre. Chiede ospitalità ad un suo ex compagno di scuola, Antonio, il classico sgobbone delle scuole medie con il quale non ha mai avuto un buon rapporto in quanto avevano caratteri completamente diversi. Antonio fra l’altro è orfano dalla nascita e addirittura viene lasciato dalla futura moglie sull’altare, anche lui quindi è in una sorta di crisi depressiva e ha un rapporto non positivo con le donne.
Barnaba stravolge la vita di Antonio, ma sarà Sonia, una milanese neolaureata proveniente da una ricca famiglia, a sconvolgere a sua volta la vita dei due ragazzi. Sonia è una pittrice molto brava con una spiccata vena creativa. Ha cercato disperatamente di fuggire da una vita predestinata dal padre che voleva darla in sposa al suo commercialista e impiegarla nella sua azienda. Ma lei decide di inseguire il suo sogno di artista e un giorno viene catapultata a Napoli. Attenzione però, Sonia è affetta da una singolare patologia: la sindrome di Stendhal, ovvero le capita di svenire letteralmente ogniqualvolta si trova di fronte ad un’opera d’arte che le piace in modo particolare.
Con questo progetto Sergio Assisi tenta di dare una svolta alla propria attività. Il film è autofinanziato attraverso il crowdfunding e ha raggiunto in breve tempo la cifra necessaria affinchè le riprese potessero iniziare, ma – caso singolare – proprio nel giorno del primo ciak a Napoli pioveva a dirotto.