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Come non ricordare Lascia o raddoppia?, Campanile Sera, La fiera dei sogni, Giochi in famiglia, Rischiatutto, Scommettiamo?, fino ai quiz proposti su Canale 5, come La ruota della fortuna, Telemike, Flash.
Ma, forse molti non lo ricordano, Mike Bongiorno anche per la radio nazionale è stato artefice di vari quiz da lui ideati e presentati. Quello, forse, più famoso rimarrà nella storia dei 90 anni radiofonici, Ferma la musica, andato in onda dal 21 novembre 1967 fino alla metà del 1970. Come riportava il Radiocorriere Tv, Ferma la musica era una “scalata musicale a quiz”, con testi di Bongiorno, Menicanti e Spiller. Successivamente ad affiancare Bongiorno, il buon Paolo Limiti. La regia era firmata da Pino Gilioli.
Il nuovo radio quiz di Mike Bongiorno – in onda ogni martedì alle 20 con replica la domenica – prometteva di essere molto divertente e appassionante. Il premio massimo era di 3 milioni di lire (un vero e proprio record nella lunga storia dei giochi radiofonici).
{module Google richiamo interno} Il concorrente che si presentava per la prima volta davanti a Mike Bongiorno era subito sottoposto ad una serie di cinque domande, tutte di carattere musicale. Ogni risposta esatta valeva 10.000 lire; ma quel che più contava, per il concorrente, era che, a questo punto, acquistava il diritto di entrare in cabina, una lucente cabina di vetro. Cinque domande in cabina ed ogni risposta esatta valeva 100.000 lire. Mezzo milione era già una bella sommetta; la tentazione di mettersela in tasca e tornarsene a casa era forte. Ma il regolamento lo vietava: chi cominciava doveva andare avanti, fino in fondo. Il concorrente che, la prima sera, usciva vittorioso dalla cabina aveva il diritto e il dovere di entrarvi la settimana seguente, per rispondere ad altre domande che lo avrebbero portato a quota 1.000.000. E poi una terza, una quarta settimana. Chi tagliava il traguardo finale si assicurava – come detto – 3 milioni di lire.
Era proibito, dunque, ritirarsi a proprio piacimento; purtroppo, però, non era proibito dare una risposta sbagliata. In questo caso, Mike Bongiorno offriva al concorrente il mazzo di carte della salvezza: i dieci “denari” – o “ori” che dir si voglia – ad ognuno dei quali corrispondeva un cantante o un complesso “beat” dei più famosi. Il concorrente sceglieva una di queste carte e subito poteva ascoltare un motivo eseguito da quel cantante o quel complesso.
Avrebbe potuto ascoltarlo per la durata che voleva Mike Bongiorno, il quale, infatti, avrebbe dato – improvvisamente – il perentorio ordine che era anche il titolo della trasmissione: Ferma la musica. Pochi battiti di ciglia e il concorrente doveva indovinare il titolo della canzone: se ce la faceva, veniva rimesso in gara; se sbagliava, avrebbe abbandonato la gara, accontentandosi di vincere il dieci per cento della somma fin lì guadagnata. Ogni settimana, due concorrenti e due di riserva.
All’emozione di Ferma la musica potevano prendere parte anche gli spettatori in sala: tre per ogni trasmissione. Per loro, naturalmente, si sarebbe trattato soltanto di scegliere una carta ed indovinare il titolo di una canzone.