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La scalata al potere di Frank Underwood prosegue inesorabile, sempre più in alto e sempre più al centro di intrighi e manovre per mettere all’angolo i nemici. La pietà non esiste mai, per nessuno: non conta essere amici, sodali, qualsiasi vincolo può essere rotto per sostituirlo con un legame più redditizio, fino ad aspirare al ruolo massimo, quello di Presidente degli Stati Uniti. L’unico rapporto indissolubile è quello con la moglie Claire, a cui presta il volto Robin Wright.
Lo annuncia lui stesso nel monologo che conclude il primo episodio di questa seconda stagione:” o cacci oppure vieni cacciato”. Frank Underwood è tornato in grande stile, per una lenta e inesorabile discesa negli abissi potere, con l’animo ancora più corrotto.
Il primo colpo di scena arriva presto, con l’inaspettata morte della giornalista Zoe Barnes, divenuta ormai scomoda. Inaspettata perché la ragazza viene spinta sotto il vagone di una metro in arrivo; una soluzione narrativa che gli spettatori non avrebbero immaginato.
Il mefistofelico Frank Underwood è ora vicepresidente; lo abbiamo visto prestare giuramento e fare squadra con Jackie Sharp, scelta a causa della sua disciplina da veterana militare.
{module Google richiamo interno} La donna si profila come uno dei personaggi centrali della seconda stagione: un’arrampicatrice politica che non esita a tradire l’uomo che per lei è come un padre, Raymond Tusk, promettendogli di dare in pasto ai media la sua storia personale per farlo uscire dai giochi. L’uomo infatti, ha una figlia disabile che non va mai a trovare, limitandosi ad inviare soldi a lei e sua madre; per tanti anni però, le ha sempre mandato in visita proprio Jackie quale persona fidata.
L’unico barlume di umana comprensione che viene concesso è il preavviso: mezza giornata di tempo per pensare alla propria versione dei fatti da dare ai giornalisti.
Nel frattempo, sulle tracce di Underwood c’è Lucas che, pur senza averne le prove, lo sospetta responsabile della morte dell’amata Zoe. Il giornalista riuscirà a vedere il filmato registrato dalle telecamere della metro, riempiendosene gli occhi fotogramma per fotogramma: Zoe si è buttata?
La democrazia è sopravvalutata, sostiene il vicepresidente, dunque ogni mossa diviene lecita.
In conclusione della seconda puntata, la telecamera è stata puntata su Claire, che dopo anni ha ritrovato l’uomo che l’aveva violentata al college, ed è spettato proprio a Frank insignirlo di una medaglia. Si attendono sviluppi sulla vicenda, per ora soffocata dagli Underwood.
House of Cards è prodotta da Netflix e si basa su una miniserie della Bbc trasmessa nel 1990. Le due puntate della seconda stagione erano state proiettate in anteprima nazionale al Roma Fiction Fest.