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Il programma era caratterizzato dal ritmo serrato, ripreso dalla formula di successo già adottata da Radio Montecarlo e che stava diventando familiare anche al pubblico giovane italiano, e proponeva ogni sera più di 30 brani musicali. Le scelte erano ancora più aperte che nella contemporanea trasmissione Per voi giovani, di cui già abbiamo parlato, altro pilastro radiofonico di quegli anni, e includevano anche brani underground, sia di produzione straniera sia italiana, ma coprivano anche il versante più commerciale. Divulgò le novità internazionali del panorama musicale: David Bowie, Alice Cooper, Chicago, America, ma anche Ornella Vanoni, Patty Pravo. Si trattava del programma radiofonico ideale per chi desiderava ampliare il proprio orizzonte musicale.
{module Google richiamo interno} Già nel 1972 il programma evolveva verso una struttura più articolata, con un palinsesto settimanale che prevedeva una serata speciale il martedì, nella quale venivano organizzati concerti dal vivo con la presenza di esponenti di punta della musica italiana dell’epoca: Premiata Forneria Marconi, Lucio Battisti, Banco del Mutuo Soccorso, New Trolls, Lucio Dalla. Tra i concerti di particolare rilievo si ricorda quello di Lou Reed del 1975. I concerti erano organizzati presso la sede Rai di Torino, dotata di uno degli auditori più all’avanguardia per quei tempi, dove venivano registrati anche i concerti di musica classica.
Responsabile della trasmissione fu Tullio Grazzini, ma ai microfoni si alternarono negli anni altri disc-jockey diventati poi molto noti, dichiarati in possesso della “licenza di condurre” nella sigla come Gigi Marziali, Paolo Francisci, Antonio De Robertis, Paolo Testa, Piero Bernacchi. Le scelte musicali erano a cura di Tonino Ruscitto e Massimo Lazzari, oltre che di Grazzini.
La sigla era tratta dalla suite In A Gadda Da Vida degli Iron Butterfly, title track di uno dei primi album del 1968 che superavano la forma canzone; in particolare la parte selezionata era il celebre e trascinante assolo di basso elettrico del bassista Lee Dorman. La voce della sigla era di Luciano Alto.
Supersonic è stato un vero e proprio programma prototipo per la radiofonia italiana nel nascente periodo delle radio libere, proponendo al pubblico molto vasto dell’emittente pubblica gli stili di conduzione, ovvero ritmo serrato, interventi spiritosi e dissacranti, grande preparazione musicale che si erano imposti negli Anni ’60 nel mondo anglosassone. La grande affermazione delle radio libere dal 1976 in poi segnò la fase finale della trasmissione, che chiuse per l’appunto nel 1977, più per contrasti interni alla Rai che per problemi di audience e di competizione, ancora lontani all’epoca per l’azienda.