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Si chiama proprio “La strada dritta”, la miniserie in due puntate che Raiuno propone lunedì 20 e martedì 21, in prima serata. La vicenda è tratta dall’omonimo romanzo di Francesco Pinto, direttore del centro di produzione Rai di Napoli e studioso di quelli anni in Italia.
Prodotta da Cattleya e Rai Fiction e diretta da Carmine Elia, i due appuntamenti previsti sono interpretati da Ennio Fantastichini, Giorgio Marchesi, Anita Caprioli, Carmine Recano, Raffaella Rea e Valeria Bilello. La vicenda racconta la storia della costruzione dell’Autostrada del Sole che, dal 4 ottobre 1964, dopo otto anni di lavoro, unì Milano a Napoli, grazie ad un percorso lungo il quale si trovano 113 viadotti, 572 cavalcavia, 38 gallerie e 57 raccordi. Il tutto realizzato in una delle zone più difficili dell’Italia tra continui dislivelli e la catena appenninica, per coprire una lunghezza totale di 755 chilometri.
Il protagonista della miniserie è Fedele Cova, l’unico personaggio realmente esistito della fiction, colui che volle con tutte le sue forze realizzare il progetto. A dargli il volto è l’attore Ennio Fantastichini che sottolinea: “Cova ha utilizzato tutta la sua furbizia per portare a termine l’impresa. Una furbizia che però, non usava per un suo tornaconto personale ma era finalizzata alla realizzazione dell’autostrada. Durante gli anni della costruzione, Cova ha accumulato le denunce dei contadini per gli espropri e, persino, un’interrogazione parlamentare ma lui, avendo una concezione europeista, non riusciva a capire l’ottusità del Paese, la sua chiusura”.
{module Google richiamo interno} Fantastichini continua: “in Cova c’erano l’entusiasmo e la fantasia, qualità italiane che oggi sono, per così dire, un po’ sopite: la costruzione dell’Autosole e la consegna in anticipo assumono quasi una dimensione miracolistica se pensiamo al Paese di oggi”. Un Paese aggiungiamo noi che guarda al futuro con molta preoccupazione.
In quest’ottica, aggiunge il regista Carmine Elia, assume ancor più importanza questa impresa italiana ricostruita, nella miniserie, attraverso un gruppo di personaggi che ruotano intorno a Cova, molti dei quali erano addirittura avanti nei tempi per le situazioni in cui si trovavano. E questi sono i protagonisti:
Giovanni è un brillante ingegnere progettista; Bruna, ragazza madre e architetto, due ruoli a stento sopportati nell’epoca oscurantista in cui si svolgono i fatti. Gaetano è un giovane operaio napoletano che, come tanti in quel periodo, lasciavano la propria terra per cercare lavoro e un futuro migliore al Nord.
Maria,infine, è una ragazza che spera di diventare sarta e che si ritrova a vivere un amore più grande di lei.
Una umanità varia alla quale si deve “la strada diritta” percorsa ogni giorno da milioni di automobilisti molti dei quali ignari della fatica e del lavoro che l’autostrada ha richiesto per la sua realizzazione. La miniserie rappresenta anche uno spaccato degli anni a cavallo tra la il 1950 e la metà del decennio successivo.
Ennio Fantastichini ha interpretato la fiction Gli anni spezzati- il giudice andata in onda su Rai1 lo scorso gennaio. Era il procuratore generale Francesco Coco.