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Ovvio che la RAI abbia programmato un’ampia copertura per l’evento. Si parte già domani, domenica 19, all’interno della trasmissione di Rai1 “UnoMattina in famiglia” (06,30 – 09,50), per la precisione nello spazio ‘Pronto Soccorso Linguistico’ proprio del Prof. Sabatini.
I due giorni di lavori degli Stati Generali saranno seguiti da Tg1 e Tg2 nei vai telegiornali, mentre Tgr Toscana appronterà un servizio di approfondimento. Anche RaiNews24 darà rilievo all’iniziativa, con un’intervista in diretta al Presidente attuale dell’Accademia della Crusca, Claudio Marazzini, ed inoltre RaiCultura – entro il “Grande Portale della lingua italiana” ( www.italiano.rai.it ) – offrirà uno speciale con interviste a personaggi importanti della politica, a partire dal Sottosegretario agli Affari Esteri Mario Giro, che è stato il motore di tutta l’iniziativa: lo speciale andrà in onda lunedì 27 ottobre.
{module Google richiamo interno} Rientra fra le offerte Rai la Campagna sociale “L’italiano nel mondo che cambia”, uno spot che viene trasmesso dal 5 ottobre fino al prossimo 22, entro gli spazi delle campagne sociali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per 90 passaggi sulle Reti generaliste e poi su RaiNews24 dal 17 al 22 ottobre, con altri 30 passaggi. Chissà che i giovani non tornino alla preposizione ‘per’, ormai sostituita nei messaggini dei cellulari (e non solo in essi) col segno aritmetico ‘x’… e molto alto ancora.
Il fatto è che l’Accademia della Crusca nacque da una sorta di frizzante scommessa fra ragazzi (colti) fiorentini – chi non ricorda la beffa dei falsi Modigliani, messa in atto nel 1984 da tre giovani livornesi su pietre (lavorate col Black&Decker), gettate in un fosso, dragate dal Comune e ritenute – dai critici più accreditati – delle vere sculture di Modì?
I giovani studiosi del secolo di Leonardo, Raffaello e Michelangelo, decisamente senza parrucca, si riunivano fra mangiate e bevute, irridendo alla seriosa Accademia Fiorentina per la conservazione della lingua italiana di creazione medicea, e lanciando un tipo di ricerca che prosperava tra i lazzi e le bravate fra amici, ciascuno con un nomignolo. Finchè il 25 marzo 1585 Lionardo Salviati, detto l’infarinato, non istituzionalizzò l’ “Accademia della Crusca”, con lo stemma di un frullone che sceverava il grano dalle scorie, come i cruscanti separavano i termini italiani dalla crusca delle parole impure: e l’ “Accademia della Crusca” divenne – nonostante alterne vicende – l’istituzione più prestigiosa per la lingua italiana.